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“La Mano Robottosa” alla scuola dell’infanzia di Marciano

Si sono concluse con successo le attività delle terza edizione del progetto di robotica educativa promosso dal SIRSLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena rivolto ai bambini delle scuole primaria e dell’infanzia.
L’iniziativa di quest’anno, dal titolo “La Mano Robottosa”, curata dal professor Domenico Prattichizzo, docente di Robotica dell’ateneo senese, insieme al suo team di ricercatori, si è svolta in collaborazione con la scuola dell’infanzia di Marciano, dell’Istituto Comprensivo F. Tozzi di Siena.
Nel corso degli incontri i bambini hanno avuto l’occasione di riflettere sull’importanza vitale della mano per l’essere umano ed hanno imparato a conoscerne le componenti ed il funzionamento. Con l’aiuto delle maestre e ricorrendo all’ausilio di materiali molto comuni come il cartoncino e la lana, hanno poi realizzato una loro versione di mano robotica.
Nell’evento conclusivo i ricercatori hanno mostrato ai bambini e alle loro famiglie alcuni dei robot attualmente in fase di sperimentazione presso il SIRSLab dell’Università di Siena, tra cui il “Robotic Sixth Finger”, un device robotico indossabile interamente progettato a Siena, presentato recentemente a Philadelphia e vincitore di un celebre riconoscimento internazionale (il prestigioso “Best Demonstration Award of the 2016 IEEE Haptic Symposium”), grazie al quale i soggetti colpiti da ictus potrebbero recuperare buona parte delle funzioni manuali.
Infine, l’ingresso a sorpresa di NAO, il robot umanoide progettato specificamente per l’apprendimento, ha concluso l’incontro, con la partecipazione entusiasta di adulti e bambini.
L’iniziativa “La Mano Robottosa”, così come le precedenti “ROBOMANInA” (2015) e “Robolandia” (2014), ha come scopo la promozione e diffusione della robotica educativa, disciplina che prevede lo sviluppo e l’uso di robot per l’insegnamento e l’apprendimento.
“Tale disciplina – ha spiegato il professor Prattichizzo – è un eccezionale strumento di studio, utile non solo per comprendere il mondo che ci circonda mediante la costruzione di un approccio positivo ed attivo alle nuove tecnologie, ma anche per sviluppare la nostra mente, sviluppando capacità relazionali e promuovendo attitudini creative e lavoro di gruppo”.
“Grazie al professor Prattichizzo e al suo team, con l’ impegno delle insegnanti e dei nostri ragazzi e delle loro famiglie – ha detto il dirigente scolastico Floriana Buonocore – abbiamo costruito insieme un concreto momento di crescita e sensibilità all’innovazione digitale, già l’oggi per i nostri giovanissimi”.

Nella foto: i lavori dei bimbi che hanno partecipato al progetto

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