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Cavalli: #forza #eleganza #arte, un gemellaggio artistico fra Siena e Città della Pieve

Perugia, 18 marzo 2024 – Nata lo scorso ottobre da un incontro fortunato a Siena in occasione di ‘Cavalli d’Autore’ al Santa Maria della Scala, è stata inaugurata sabato 16 marzo a Città della Pieve la mostra ‘Cavalli: #forza #eleganza #arte’ ospitata dallo Spazio Kossuth. Dall’incontro fra le giornaliste Elena Conti e Maria Cristina Magri, è nato questo nuovo progetto che vede il cavallo protagonista di opere di pittura e scultura di artisti internazionali. La cura nello scegliere gli artisti ha raccolto nelle Rimesse del Palazzo Vescovile di via Vannucci una selezione ricca di sfaccettature anche inaspettate: a brillare sempre e comunque in ognuna è lui, il Cavallo. 21 gli artisti presenti, fra cui una piccola enclave senese che vanta la presenza anche di tre autori del drappellone come Rosalba Parrini, Massimo Stecchi e Tommaso Andreini.

                 

Il ‘Cavallo’ di Wolfgang Alexander Kossuth accoglie i visitatori all’entrata, e sembra indicare il resto del percorso tra i suoi simili: vero, essenziale e candido, semplice come tutte le cose eleganti. Fracesca di Giovanni, amazzone e artista li dipinge pieni di energia e distinzione come i cavalli Iberici con cui ama lavorare in maneggio; Luisa Albert distilla attimi rarefatti che non cambieranno mai, riconosceremo sempre. I tondi in terracotta di Riccardo Balzarotti dialogano con la storia dell’equitazione che si può scoprire a pochi passi da qui, nei libri della biblioteca equestre della Associazione culturale Pievecavalli; e insieme alla scultura in grès ‘L’abbraccio’ di Erika Lavosi sottolineano l’azzurro deciso dei dipinti di Massimo Stecchi, che raccontano storie così facili da sentire vicine e parlano all’anima di ognuno di noi, mettendo i vestiti di oggi a sogni e vicende che arrivano da lontano.

            

Due bronzi di Vivianne Duchini impreziosiscono la prima sala. Il San Giorgio di Marcello Tommasi scalpita tra luce e ombra, i Cavalli di San Marco di Carol Marano guardano cauti le due potenti battaglie equestri di Federico Severino declinate a terracotta e carboncino. A lato i disegni di Marta Mangiabene, artista pievese che racconta impressioni di sogno ma studiate nei dettagli più minuti, mentre la forza scenografica dei grandi quadri di Armand Xhomo, ‘Il palio di Siena’ e ‘Le Nuvole’, si prende trionfale la parete di fondo, tra un altro bronzo leggero di Duchini e i tre dipinti a olio di Tommaso Andreini, deciso nel tratto e nei colori come nella scelta del soggetto guerresco.
Entrare nella sala grande è un respiro più ampio: Sandra Petreni ha portato qui la sua passione, i suoi cavalli guardati con gli occhi del cuore e la finezza di una infinita pazienza, colti nei momenti che più ci inteneriscono.I colori squillanti della tenace Rosalba Parrini invitano ad accettare tutta la varietà delle emozioni che la vita può portarci, senza paura: e se lo dipinge lei, noi le crediamo. Al centro c’è Ilaria Di Meo con tutti la sua poesia, le sue memorie, la sua inesauribile fantasia e gentilezza: con ‘Sul Filo dei Ricordi’ riesce a legare insieme creatività e suggestione e i suoi libri incantati, e i cavallini che nascono dalle parole stampate sulla carta sono una storia che tanti di noi hanno vissuto in prima persona.

                          

‘Coraggio’ di Lara Androvandi , che sta realizzando il Masgalano del 2024, ha conquistato il suo posto con tutta l’autorevolezza che può avere un cavallo Maremmano sentito con l’anima: dipinto con tecnica antica su un collage di carte d’Ebru create da Lara stessa, è pieno di premonizioni volute e altre inconsapevoli.. Tutta di luce l’ultima sala: dove brilla il fondo oro dei quadri di Elena Conti, che dei cavalli coglie specialmente – come fossero fiori di agapanto – l’eleganza, la gentilezza, la delicatezza. Sempre qui gli studi dal vero di Erika Lavosi, e i cavalli del cuore di Giovanna Romano che dipinge in un solo ritratto l’amore per loro e quello per i figli, in una cornice fatta di esempio e disciplina che solo una mamma può immaginare. Una lente d’ingrandimento serve ad apprezzare la tecnica incredibile di Stephen McGarva: milioni di punti impressi con la penna tecnica ad inchiostro creano ombre e luci, pieni e vuoti regalando immagini fresche, immediate come dal vero. A chiudere la rassegna i Cavapendoli di Alberto Massarelli: che di mestiere fa lo psichiatra e lo psicanalista, e attraverso i suoi disegni quasi in sovrappensiero ci ha fatto capire perché, a noi che li amiamo, i cavalli sembra di averli dentro da sempre, come una cosa antica che fa parte di noi.

Non poteva esserci soddisfazione maggiore per Giuliana Alzati Kossuth, padrona di casa che ha allestito la mostra dedicando ad ogni opera lo spazio e la luce più necessari ad ognuna, del clima in cui si è svolta la giornata. Appuntamento al finissage del 5 maggio. Se amate i cavalli e l’arte passate allo Spazio Kossuth e immergetevi tra le opere di ‘Cavalli: #forza #eleganza #arte’: l’entrata è gratuita, anche grazie alla collaborazione della Associazione Turistica Pievese, e il Comune di Città della Pieve ha inserito visite straordinarie allo Spazio Kossuth il 30 e 31 Marzo e il 1° Aprile 2024, con orario continuato, nell’ambito degli eventi organizzati per la Pasqua nel centro storico della cittadina che ha dato i natali al Perugino.

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