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Soddisfazione della Coldiretti e della Cia Siena per l’operazione “Brunello”

Una frode in commercio stroncata sul nascere grazie ad una brillante operazione del comando provinciale di Siena della Guardia di Finanza e del Consorzio del Brunello di Montalcino insieme agli organi del Mipaaf, che ha permesso di individuare il responsabile di quella che sarebbe potuta essere la truffa del secolo in fatto di vino.

“Il lavoro del Consorzio è fondamentale per la tutela di un marchio come quello del Brunello che rappresenta il meglio del nostro Made in Italy – ha detto a commento dell’operazione il direttore di Coldiretti Siena Francesco Sossi – ci sentiamo di poter tirare un sospiro di sollievo sapendo che a tutela delle nostre eccellenze c’è un Consorzio vigile che collabora in modo fattivo con la Guardia di Finanza che è sempre molto attenta nel controllo del nostro patrimonio agro alimentare”.

“Si è trattato di un lavoro di investigazione di alto livello fatto in sinergia tra più attori che ha fatto si che una enorme frode ai danni del sistema Italia e dei prodotti che ci rappresentano nel mondo, venisse scoperta – ha commentato il presidente di Coldiretti Siena Fausto Ligas – Avere prodotti agroalimentari di qualità altissima, ci mette sempre a rischio truffe, e per questo siamo convinti che organi di vigilanza del Ministero, gli stessi Consorzi e la Guardia di Finanza, siano fondamentali per proteggere quello che rappresenta il nostro patrimonio agroalimentare”.

Ma anche il presidente di Cia Siena, Luca Marcucci, commenta l’operazione: “chi ha sbagliato deve pagare. Necessario tutelare produttori onesti, ci vuole chiarezza, come sottolineato anche in passato, chiediamo tolleranza zero. L’operazione della Guardia di Finanza di Siena presentata oggi, è un elemento di grande positività, quando emergono truffe e contraffazioni che danneggiano l’immagine del nostro patrimonio agroalimentare di eccellenza, come in questo caso il Brunello di Montalcino. Truffe che rappresentano un danno di immagine assoluto ed economico per la nostra agricoltura, un danno che le nostre aziende agricole corrette e professionali non si possono permettere di subire; un danno anche per l’intero tessuto socio-economico, non solo di Montalcino, ma dell’intera Toscana». Con queste parole il presidente della Cia Siena Luca Marcucci commenta la frode scoperta dalla Guardia di Finanza di Siena, grazie a una segnalazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, che ha portato al sequestro di oltre 160mila litri di vino e 2.350 contrassegni di Stato, e che ha portato alla denuncia di un enologo che opera in varie aziende agricole di Montalcino.

«La Cia – aggiunge Marcucci – è e sarà sempre a fianco degli agricoltori onesti e corretti che ogni giorno con grande passione e sacrificio riescono a portare il nome del territorio senese sui mercati mondiali; saremo a fianco di tutte le forze dell’ordine e dei soggetti preposti che operano quotidianamente nei controlli e a difesa della legalità, e per questo mi sento di ringraziare le Fiamme Gialle di Siena e l’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole (sede di Firenze) per l’operazione di oggi».

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