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Processo Mps: presidio della Lega e M5S davanti al tribunale domani pomeriggio

La Lega Nord di Siena organizza per venerdì pomeriggio, 31 ottobre, dalle 14.30 in poi, un presidio sotto il Palazzo di Giustizia di Siena, all’interno dei giardini della Lizza, in occasione della prima sentenza del Processo Mps.

Nel frattempo il Carroccio torna a parlare dell’argomento Mps. “Profumo, Viola, il Sindaco Valentini ed il PD avevano dichiarato che con il sacrificio dei 1066 dipendenti Monte dei Paschi esternalizzati a Bassilichi – Fruendo la Banca si sarebbe salvata. Così non è stato. Non solo: i colleghi vivono una Logo MoVimento_5_Stelle_614x600discriminazione continua e chi oggi al Monte sarebbe andato via con lo scivolo deve continuare a lavorare, dopo anni di versamenti al fondo esuberi ed un anno di giornate di solidarietà. La società Fruendo vive poi della sola commessa di Bmps e con la crisi della Banca appare inevitabile che questa società rischia grosso. Tra l’altro vogliamo ricordare a tutti che Fruendo (come Bassilichi) è un’azienda Metalmeccanica e solo grazie ad un accordo sindacale viene applicato il Contratto collettivo nazionale del Credito. Questo vuol dire che in una situazione di crisi i dipendenti Fruendo non potranno usufruire degli aiuti ministeriali. Questa è una ferita ancora aperta che va subito ricucita”, dichiarano dalla Segreteria comunale del Carroccio guidata da Francesco Giusti.

Conclude il Carroccio: “Noi diciamo quindi no ai licenziamenti o alle esternalizzazioni dei dipendenti. I dipendenti non hanno colpa. Tra esuberi, licenziamenti e vergognose esternalizzazioni i senesi ed i toscani hanno già subito troppo. Ora basta. Noi della Lega faremo le barricate contro qualsiasi ipotesi di licenziamento. Gli unici da licenziare sono il PD, il Sindaco Valentini, Profumo, Viola, il CdA del Monte e tutti quei manager che hanno recentemente deciso di aumentarsi gli emolumenti con cifre esose da capogiro, alla faccia delle famiglie, delle imprese del territorio, dei disoccupati, dei giovani, dei montepaschini esternalizzati, licenziati e prepensionati, ai quali va tutta la nostra solidarietà, visto che dopo anni di onorato servizio sono stati cacciati a calci nel sedere. Tutti pensavano che i disastri combinati nell’era di Mussari fossero ineguagliabili. Per noi non ci deve essere un solo capro espiatorio. Il tandem, messo alla guida della Banca sempre dai soliti, non è stato da meno. In più di 500 anni di storia il Monte ha resistito a saccheggi, pestilenze, carestie. Perfino al fascismo, quando i gerarchi fascisti senesi ebbero il coraggio di opporsi ad un eventuale spostamento della Banca da Siena (quando aveva un valore…), facendo ragionare i loro capi romani. Il Monte ha resistito a tutto, ma non al PD ed a chi in modo ottuso e colluso lo ha sostenuto. E’ l’aggrovigliato PD, che non ha il coraggio di denunciare lo stato di crisi della Città, che va mandato in esilio dalla nostra Città”.

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Un presidio del MoVimento Siena 5 Stelle, al quale sono invitati tutti i liberi cittadini senesi, sarà presente venerdì 31/10, dalle ore 15:30 alle 19:00 circa, fuori dal Palazzo di Giustizia senese (presso i Giardini de La Lizza), in attesa della sentenza sul Processo Alexandria, che vede imputati eccellenti come l’ex presidente di Banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni e l’ex capo area finanza Gianluca Baldassarri.

Ricordiamo che in questo processo l’accusa è ostacolo in concorso all’esercizio delle funzioni delle pubbliche Autorità di Vigilanza: secondo i magistrati, gli imputati avrebbero occultato il mandate agreement stipulato da Mps con banca Nomura per la ristrutturazione del derivato Alexandria. Il processo, iniziato il 26 settembre 2013, ha visto il pm chiedere una condanna a 7 anni per Mussari e 6 anni per gli altri due imputati: venerdì pomeriggio, se non ci saranno colpi di scena, i giudici comunicheranno la sentenza.

Al presidio saranno presenti i consiglieri comunali a 5 stelle di tutta la Provincia di Siena, gli attivisti ed i simpatizzanti che, in un momento critico come questo, vorranno rivendicare il loro ruolo di cittadini che amano la loro città e per chiedere giustizia di tutto quanto è accaduto, ricordando le responsabilità della classe politica senese e nazionale.

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