Un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro (1,6 miliardi di soldi pubblici) e circa 4.000 uscite volontarie ricorrendo al fondo di solidarietà: sono i numeri del piano industriale 2022-26 di MPs, rielaborato dall’ad Luigi Lovaglio. Il Mef, che controlla il 64,23% del capitale della banca, ha dato la disponibilità a “supportare le iniziative sul capitale che la banca assumerà per il rafforzamento patrimoniale nel quadro del Piano Strategico 2022-2026, per la quota di propria competenza a condizioni di mercato e nel quadro delle prescrizioni che dovessero essere stabilite dalle Autorità di vigilanza e di controllo”, fa sapere una nota di Rocca Salimbeni.
Inoltre, il cda ha deliberato la sottoscrizione di un accordo di pre-underwriting dell’Aumento di Capitale, a termini e condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni similari, per la sottoscrizione di un accordo di garanzia, relativo alle azioni ordinarie di nuova emissione, eventualmente rimaste inoptate al termine dell’offerta dei diritti inoptati ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile. I termini e le condizioni dell’operazione (incluso il prezzo di sottoscrizione delle azioni) saranno determinati in prossimità dell’avvio dell’offerta tenendo conto, inter alia, delle condizioni di mercato e del feedback degli investitori istituzionali.
BofA Secutiries Europe S.A., Citigroup Global Market Limited, Credit Suisse Bank (Europe) S.A. e Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A. agiranno in qualità diJoint Global Coordinators.
La sottoscrizione dell’accordo di pre-underwriting precede la convocazione dell’assemblea di BMPS, che verrà chiamata a deliberare, tra l’altro, in merito alla prospettata operazione di aumento di capitale e che, allo stato, si prevede possa essere convocata contestualmente all’approvazione del rendiconto intermedio della gestione al 30 giugno 2022.
L’assise assembleare potrà tenersi solo a seguito del positivo completamento dell’iter autorizzativo in corso presso la Banca Centrale Europea per gli aspetti di competenza inerenti all’operazione e presso DG Comp, con riferimento alla revisione degli Impegni tra la Repubblica italiana e la Commissione europea relativi alla Banca attesa prossimamente, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
Monte dei Paschi di Siena: nuovo assetto organizzativo funzionale al raggiungimento degli obiettivi strategici del piano industriale 2022-2026
In funzione dell’implementazione delle strategie di sviluppo previste nel Piano Industriale 2022-2026, Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (“BMPS”) annuncia che la Direzione Chief Commercial Officer sarà suddivisa in tre Direzioni, con l’obiettivo di puntare ad una maggiore specializzazione e all’offerta di un servizio “tailor-made” per la clientela. La nuova configurazione permetterà di operare con processi decisionali più veloci ed efficaci.
Ognuna delle tre Direzioni sarà guidata da manager interni al Gruppo con forti competenze nell’area commerciale e una profonda conoscenza del tessuto economico e imprenditoriale, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio:
Direzione CCO Retail: farà capo a Pasquale Marchese, dal 2020 alla guida dell’area commerciale BMPS, dopo aver ricoperto ruoli apicali in Poste Italiane e Mediocredito Centrale. Avrà un focus specifico su credito al consumo, risparmio gestito, banca-assicurazione e attività di banca digitale.
Direzione CCO Imprese e Private: sarà affidata a Maurizio Bai, carriera tutta interna a BMPS dove ha ricoperto ruoli a crescente responsabilità nel business commerciale. Si occuperà di prodotti e mercati Imprese e Private Banking.
Direzione CCO Large Corporate & Investment Banking: sarà diretta da Emanuele Scarnati, manager di lunga esperienza nel corporate finance e large corporate nonché Direttore Generale di MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. Il focus sarà sulle grandi aziende e con una struttura dedicata ai servizi di investment banking.
Nell’ottica di rafforzare il controllo e la gestione dei costi con la centralizzazione dei processi autorizzativi, coerentemente con le iniziative di Piano, sarà costituita una struttura di “Cost Governance” sotto la responsabilità del Chief Financial Officer, Andrea Maffezzoni, che riporta direttamente all’Amministratore Delegato.