Terza edizione della festa della legalità tenutasi sabato a Suvignano, la tenuta nel senese strappata alla mafia, sequestrata la prima volta dal giudice Falcone nel 1983 e dal 2018 restituita ai toscani ed amministrata dalla Regione attraverso Ente Terre di Toscana.
L’assessore alla legalità della Toscana Stefano Ciuoffo ha dichiarato: “Presto partiranno i lavori per ristrutturare e attrezzare come foresteria uno degli edifici di fianco alla villa padronale”. Lì potranno essere accolti almeno una quindicina di ospiti e forse anche più, ampliando le possibilità di organizzare campi e iniziative con i ragazzi. Sono in fase di ricostruzione anche i capannoni per il fieno distrutti da un incendio non troppi mesi fa.
Iniziative rivolte anche ai giovani, non solo a Suvignano: con la variazione di bilancio di luglio la Regione ha messo infatti a disposizione altri 20 mila euro per i campi di studio e volontariato organizzati da Arci e Libera nella tenuta e 140 mila euro saranno invece la dote di un prossimo bando per le attività di educazione alla legalità nelle scuole promosse dal Terzo settore.
All’evento di sabato sono intervenuti prima i sindaci di Murlo David Ricci e di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni, quindi il presidente della provincia di Siena e sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli, il direttore di Ente Terre Toscane Giovanni Sordi, il trentenne Pietro Resta in arte e sul web Wikipedro, youtuber diventato un fenomeno per il suo modo giocherellone ed allegro di raccontare Firenze, e Bernard Dika, consigliere del presidente Giani per le politiche giovanili, 23 anni, nel 2016 nominato “alfiere della Repubblica” dal presidente Mattarella. Questi ultimi due portavano addosso due magliette bianche con la scritta “Suvignano #benecomune” e hanno parlato di responsabilità, del peso a volte gravoso della storia, di luoghi che a volte rinascono e di come, per combattere le mafie, sia importante creare lavoro ma anche valorizzare arte e cultura. Parlano della curiosità che muove il mondo, di don Puglisi a Palermo e di Padre Loffredo a Napoli, di determinazione e pazienza e dell’importanza di seguire i propri sogni. Si raccontano, alternando ironia e metafore, sketch teatrali da coppia collaudata e riflessioni più ampie.