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“Banda dell’abbraccio fatale” in azione a Pienza

Ha colpito anche a Pienza la cosiddetta “banda dell’abbraccio fatale”, un terzetto di rumeni – due donne entrambe 22enni (Monica Ionita e Mirela Vaduva) e un uomo di 24 anni (Printu Vaduva) – provenienti dal campo rom di San Casciano in Val di Pesa. L’appellativo deriva dalla modalità di azione dei malviventi: individuano una persona di una certa età, o comunque apparentemente indifesa, fingono di conoscerla facendo riferimento a fantomatiche amicizie comuni e poi scatta appunto l’abbraccio caloroso, con lo scopo di sottrarre una collana, un orologio o un bracciale al malcapitato di turno. Un copione ripetuto anche a Pienza dove, lo scorso 7 maggio, i carabinieri hanno ricevuto la denuncia di un 88enne residente in provincia di Bolzano, che ha raccontato di essere stato avvicinato con uno stratagemma da una donna di corporatura robusta e pelle olivastra che gli ha strappato l’orologio d’oro che portava al polso (del valore di circa 1000 euro) e poi è scappata a piedi. L’anziano ha riportato anche un ematoma al polso sinistro dovuto allo strappo violento e delle escoriazioni conseguenza della caduta mentre cercava di rincorrere la ladra. I tre erano stati arrestati alla fine di aprile a Mondolfo, in provincia di Pesaro, per un’altro episodio analogo e l’anziano derubato a Pienza ha riconosciuto dalle foto segnaletiche, senza alcun dubbio, la 22enne Mirela Vadula.

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