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Valentini risponde alle polemiche insorte dopo il discorso del 25 Aprile

Sui social si critica e si commenta, spesso a sproposito, su qualsiasi argomento e purtroppo anche la festa della Liberazione è stata usata come scusa per alzare un polverone contro un presunto attacco alla libertà di stampa ed espressione, strumentalizzando le parole di Bruno Valentini.

Il sindaco stamane ai nostri microfoni ha cercato di smorzare le polemiche che hanno imperversato negli ultimi giorni su Facebook, in seguito al suo discorso tenutosi in Piazza del Campo per la cerimonia del 25 aprile. Nessun attacco ai giornalisti, anzi il primo cittadino spiega come questi, a differenza di coloro che scrivono le loro opinioni personali sui social o sui propri blog, debbano sempre prestare molta attenzione e professionalità, i secondi sono invece più liberi non dovendo rendere conto a nessuno.

Valentini ribadisce che Siena continua a essere un territorio in cui la libertà di ogni tipo è garantita, nessuna censura o “bavaglio” per le testate giornalistiche o le manifestazioni sul suolo pubblico. Almeno finché queste non si tramutano in un attacco alla nostra democrazia, violando i principi della Costituzione: “sono molto attento ad allontanare e a mettere al margine della società civile chi propaganda idea neofasciste, razziste e omofobe” ha chiarito, con ovvio riferimento alla recente apertura della nuova sede del partito filofascista di Forza Nuova.

In seguito ad una recente petizione che vorrebbe la firma di un’autocertificazione di democrazia a chiunque volesse manifestare sul suolo pubblico il sindaco ha inoltre dichiarato: “stiamo studiando le condizioni di possibilità per rendere obbligatoria questa dichiarazione, chi vuole diffondere le proprie idee nella nostra città deve prima di tutto rispettare i valori della democrazia e della Costituzione”.

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