Seduta consiliare chiusa in anticipo per mancanza di numero legale.E’ successo ieri a Siena all’ultimo punto dell’ordine del giorno, quello in cui si doveva votare la carta di Milano e sottoscrivere il codice etico della politica. Numerosi consiglieri della maggioranza hanno abbandonato l’aula, non per problemi politici come ha tenuto a sottolineare la capogruppo del Pd Carolina Persi, ma per problemi personali e di salute. Non ci ha creduto Eugenio Neri di Siena Rinasce che ha commentato ai microfoni di Are la notizia. “Si è trattato di una sfiducia non manifesta alla giunta e al sindaco, una situazione paradossale, è stato un consiglio comunale grottesco. Abbiamo preso atto che il sindaco non è stato in grado di gestire i vari processi di questa città, come nel caso di Siena Biotech”. Ieri nella sala del Capitano del Popolo c’era di una delegazione dei 51 dipendenti della Siena Biotech, che presto saranno senza lavoro. “Ci sono da charire molte cose – ha detto Neri – che non verranno mai chiarite. C’era un piano di ristrutturazione che è stato lasciato in mezzo al guado e soprattutto non c’è stato niente di tutto quello che era stato promesso dalla Regione. La promessa che abbiamo sentito è che questi lavoratori saranno ricollocati, ma non si considera che se uno fa ricerca in un campo non può da un giorno ad un altro essere messo a fare ricerca in un altro campo. Tutti i progetti e le aspirazioni di queste persone dove le mettiamo? Il problema è che il sindaco e la giunta non hanno idea di cosa stiamo parlando”.
Ultimo argomento la Fondazione Mps con l’invito di Neri ai deputati di nomina comunale a lasciare il consiglio di amministrazione visto che non hanno capacità contrattuale.