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Silvana Micheli, nuovo segretario provinciale del Pd. “Soddisfatta e fiduciosa”.

Come una professoressa in una classe di discoli, Silvana Micheli dovrà riportare l’ordine nel partito democratico senese. Lei è stata scelta per il dopo Guicciardini, sul suo nome si è trovato l’accordo tra le varie correnti, che non è poco. “Sono gratificata dalla fiducia che ho avuto da tutte le anime – ha detto ai microfoni di Antenna Radio Esse nell’intervista con Cristiana Mastacchi -. Le varie correnti sono una ricchezza se messe a sistema, bisogna trovare la sintesi, questo cercherò di fare. Sono fiduciosa, so che i problemi ci sono, forse anche maggiori di quelli che immagino ma ho trovato persone che si sono messe a disposizione per farmi una mano, ho visto una certa armonia soprattutto negli ultimi giorni”.
Il Pd oggi è complicato da gestire, a cominciare dai conti.
“L’indebitamento è il problema più evidente. Ovviamente andrà fatta una verifica, e poi un piano di rientro, non facendo voli pindarici, ma assumendosi responsabilmente questo problema”.
Il partito paga oggi gli errori del passato. Analizzerete cosa è successo pubblicamente?
“Il segretario del partito penso debba guardare avanti. Di certo quello che è stato è stato, la consapevolezza c’è da parte di tutti. Non c’è necessità di fare processi, è opportuno guardare avanti”.
Cercando di gestire le correnti di Scaramelli, Monaci, Ceccuzzi…
“Io ho avuto da parte dei due parlamentari e dei consiglieri regionali ufficialmente sostegno, aiuto e collaborazione in questa fase consì complicata e da questo punto di vista sono tranquilla perchè sono persone serie, che non hanno mai mancato di fare quello che hanno promesso. Sono certa di avere il loro appoggio senza se e senza ma.
E Siena sarà nuovamente un guaio per il partito?
“Non sono preoccupata, penso con l’aiuto di tutti si possa trovare una soluzione. Ci sono problemetti, problemini e problemoni, Siena rientra tra i grandi problemi, ma quando c’è un problema deve esserci anche una soluzione”
Come vede il Pd tra un anno?
“Vorrei riuscire a costruire un partito che sia sulle cose, sui problemi, sulle questioni, sul territorio, che sostenga le scelte nazionali spiegandole ai cittadini”.

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