Defibrillatori, formazione e informazione sono i tre punti cardine di Sidecar, il progetto che porta a Siena una rete di DAE (defibrillatori semiautomatici esterni), cittadini formati all’uso di questo strumento salvavita e iniziative per sensibilizzare la cittadinanza.
I defibrillatori saranno installati nelle maggiori piazze e vie cittadine, con uno scopo ben preciso: combattere l’arresto cardiaco improvviso, una delle prime cause di morte nel mondo occidentale, capace di uccidere ogni anno 70.000 italiani.
Sidecar – acronimo di Siena, defibrillatori e cardioprotezione – è stato presentato oggi, nel Comune di Siena, dagli artefici del progetto: Fulvio Mancuso, vice sindaco di Siena; Roberto Monaco, presidente regionale dell’Ordine dei medici della Toscana, Sergio Mondillo, Direttore della Cardiologia universitaria di Siena, affiancato da Flavio D’Ascenzi, cardiologo della stessa Cardiologia universitaria. Presente anche Claudio Corsi, Presidente di ChiantiBanca sostenitore dell’iniziativa.
Entro la fine dell’anno, le prime postazioni con defibrillatore Powerheart G5 – prodotto da Cardiac Science, azienda americana con filiale diretta in Italia – saranno operative in Piazza del Campo, Piazza Duomo- Piazza Jacopo della Quercia, Piazza Gramsci, Forte Medicea, Viale Cavour (Uscita risalita scale mobili), Piazzale Rosselli e Fontebecci. Ma il progetto non finisce qui. Successivamente il numero di defibrillatori a disposizione di cittadini e turisti aumenterà rapidamente.
“Questo è uno dei progetti centrali di Siena Smart City”. Con queste parole il Vice Sindaco Mancuso ha iniziato la presentazione del progetto di Siena Città cardioprotetta. “Stiamo lavorando alla costruzione di uno spazio urbano moderno nel quale un innovativo rapporto tra governanti e governati permette di produrre conoscenza e di conseguenza nuovi servizi, come in questo caso. Una città intelligente è una città più sicura e più attenta alla salute dei propri cittadini: una città che grazie all’innovazione produce l’erogazione di nuove prestazioni sanitarie”.
“Se si interviene entro pochissimi minuti con un defibrillatore, massimo 4 o 5, le possibilità di salvare una persona dall’arresto cardiaco aumentano fino al 70 per cento” afferma il professor Mondillo. “Aspettare l’ambulanza può non bastare. Per ovviare a questo problema, una rete di defibrillatori è un tassello fondamentale: se c’è questo strumento nelle vicinanze di una persona colpita da arresto cardiaco, possiamo davvero salvarle la vita. Sidecar nasce per cardioproteggere Siena, sistemando defibrillatori Powerheart in punti strategici della città. I DAE scelti sono facili da usare, affidabili, controllati in remoto dalla centrale del 118 e gestiti per 8 anni. Stiamo facendo un grande passo avanti in direzione della vita”.
Di pari passo, la formazione, come sottolinea il dottor Monaco. “I cittadini saranno una parte attiva di Sidecar. Chi vorrà, infatti, sarà formato gratuitamente all’uso del defibrillatore dall’Ordine dei Medici di Siena attraverso i suoi istruttori riconosciuti da American Heart Association. Il cittadino formato, poi, potrà decidere se lasciare o meno il suo contatto per le emergenze. Il sistema di telecontrollo che abbiamo pensato con Cardiac Science prevede l’allarme automatico al 118 ogni volta che un defibrillatore viene preso dalla teca di contenimento. Questo stesso sistema manderà sms ai cittadini che hanno dato disponibilità. Parliamo, di fatto, di solidarietà cittadina. L’alleanza tra medici e cittadini non deve essere solo terapeutica ma anche strategica, a cura gli uni degli altri”.
Il Corriere di Siena fornirà all’Ordine dei medici trainer (finti defibrillatori, specifici per la formazione), manichini ed altri strumenti didattici per insegnare ai senesi l’uso del DAE.
Sidecar è partito grazie al consistente contributo di ChiantiBanca. “Interventi come questo – afferma il presidente di ChiantiBanca, Claudio Corsi – sono la più tangibile e significativa espressione della volontà di tradurre in termini concreti i principi di solidarietà e mutualità che stanno alla base dell’azione cooperativa di ChiantiBanca. Ancora una volta, ChiantiBanca risponde alle istanze del territorio senese, rendendo possibili iniziative concrete, volte al miglioramento della qualità della vita della sua comunità di riferimento”.
Un ringraziamento va anche alle aziende Secur 3, Teco Trading, CAMST, alla onlus Andrea Massari e all’Associazione cardiotrapiantati di Siena. Senza di loro, il progetto non avrebbe preso sostanza.
Progetto che, per crescere, avrà bisogno di ulteriori sostegni e contributi. Chiunque, nella modalità che ritiene più opportuna, potrà aderire e Sidecar e far parte di un “disegno” altamente sociale.