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Nuovo Pronto Soccorso Ospedale Amiata: i dati a 7 mesi dal nuovo modello organizzativo

Sono 6.503 gli accessi nel 2015 al nuovo pronto soccorso dell’Amiata. Un dato questo, che probabilmente anche per il maggiore flusso turistico, ha registrato un incremento rispetto agli anni precedenti in particolare a luglio mettendo alla prova la nuova organizzazione dopo il trasferimenti nei nuovi ambienti.

Il giudizio sul nuovo modello organizzativo della struttura dell’ospedale amiatino, è dunque positivo. La presa in carico dell’intera attività di Pronto Soccorso da parte di medici del Dipartimento di Emergenza e Urgenza, lasciando agli ospedalieri la collaborazione per le consulenze specialistiche e il supporto in caso di trasferimenti degli assistiti in altri ospedali, ha già dato indicatori importanti di efficienza. Un indicatore per tutti: quasi l’85 % dei pazienti che si sono recati in PS hanno trovato una risposta alle proprie esigenze di salute e sono stati dimessi inviandoli al medico curante.

“Un modello – spiega il responsabile del pronto soccorso amiatino Francesco Palumbo – che ha allineato l’attività a tutti gli indicatori regionali di efficienza e di performance globale. Nel 95% dei casi, ad esempio, un paziente classificato come codice verde, attende meno di un’ora per essere visitato dal medico dopo il triage. I tempi di attesa dei pazienti arrivati in codice giallo sono assolutamente inferiori ai 30 minuti posti come condizione ottimale e quelli destinati al ricovero dopo l’accesso in Pronto Soccorso per il 90 % dei casi, attendono meno di 4 ore per avere un posto letto. “

Altro dato importante riguarda i letti di “Osservazione Breve Intensiva” che, dall’apertura del nuovo Pronto Soccorso sono totalmente a carico dei professionisti del reparto di emergenza: dopo una iniziale fase di assestamento, al momento la media è di un paziente al giorno. Il medico di pronto soccorso, inoltre, per 15 notti mensili svolge anche il ruolo di Guardia Interdivisionale per l’intero presidio.

Una importante innovazione riguarda l’attività di laboratorio analisi che rappresenta un modello unico in Italia e in area vasta. Il “Point off Care Testing” gestito dai medici in turno su apparecchiature molto performanti e sofisticate e un’ affidabilità pari a quella dei laboratori centralizzati, dopo i primi mesi di rodaggio, assicura ai pazienti risultati immediati delle analisi quale il test del dosaggio della Troponina, indispensabile per confermare o escludere un infarto del miocardio in corso di dolore toracico. Test che viene realizzato in soli 14 minuti.

Il nuovo modello organizzativo ha permesso di collocare il Pronto Soccorso di Abbadia in un sistema “a rete” dove le procedure operative per la gestione dei casi urgenti sono uniformi, condivise e sfruttano le potenzialità delle diverse strutture del DEU, in collegamento con le strutture specialistiche dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese .

Un esempio è rappresentato dalle patologie “tempo-dipendenti” (l’Infarto del miocardio, l’ictus, il trauma grave, l’arresto cardiaco) che sono gestite, in collaborazione con i reparti di Emodinamica, Stroke Unit, Rianimazione), secondo il principio del trattamento sul posto ed immediata centralizzazione verso le strutture suddette.

Attraverso questi servizi e l’inserimento in rete del pronto soccorso di Abbadia i cittadini della zona Amiata hanno le stesse garanzie di rapidità e adeguatezza di accesso rispetto a chi vive nelle altre zone della provincia senese.

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