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Neuro-oftalmologia pediatrica: meeting internazionale a Siena

Summit internazionale di esperti per studiare, con le neuroimmagini, l’occhio dei bambini. Questo l’obiettivo del workshop “Neuroimmagini in Oftalmologia Pediatrica”, che si terrà il 12 e 13 marzo a Siena, presso l’aula 13 del centro didattico dell’AOU Senese. L’evento è organizzato dall’UOC NINT – Neuroimmagini e Neurointerventistica, diretta dal professor Alessandro Rossi.“Il nostro obiettivo – spiega Rossi – è quello di integrare l’imaging con Risonanza Magnetica dell’occhio, dall’età fetale a quella infantile e pediatrica, con genetica, clinica e terapia. Il corso nasce da una idea dei dottori Alfonso Cerase e Paolo Galluzzi, referenti rispettivamente della Neuroradiologia Diagnostica Avanzata e della Neuroradiologia dell’età dello sviluppo della NINT”. L’imaging oculare pediatrica di Siena, grazie alla professionalità e competenza del dottor Galluzzi e dell’èquipe, è punto di riferimento internazionale per la comunità scientifica ed è presente in prestigiosi gruppi europei di ricerca tra cui il network fra varie figure professionali EUretino e l’ European Retinoblastoma Imaging Collaboration, gruppo di studio in cui Siena è stata scelta quale uno dei 5 centri europei più avanzati nell’imaging del Retinoblastoma ed è rappresentata dal dottor Galluzzi”. L’evento consentirà sia di garantire piena integrazione interdisciplinare tra professionisti diversi, sia di progettare e costruire reti interistituzionali e transnazionali, in particolare europee, che possano attivare progetti di ricerca specifici dedicati all’assistenza dei piccoli pazienti colpiti da malattie oculari. “E’ stata scelta Siena come sede del workshop – conclude Rossi – perchè nel nostro ospedale abbiamo la presenza di eccellenze nell’ambito delle neuroscienze, come il centro retinoblastoma, un grave tumore dell’occhio, coordinato dalla dottoressa Doris Hadjistilianou, e un’ottima tradizione interventistica, coordinata dalla dottoressa Sandra Bracco. Siamo stati i primi in Italia, infatti, a sperimentare una nuova terapia per la cura del retinoblastoma e, durante il meeting, faremo il punto anche sugli importanti risultati raggiunti in quest’ambito”.

Nella foto il dottor Paolo Galluzzi