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Maxitruffa con polizze false, la GdF denuncia un noto assicuratore senese. 67 le vittime, sottratti oltre 2,5 mln di euro

La Guardia di Finanza di Siena ha concluso le indagini su Massimo Lucchesini, agente di una nota compagnia di assicurazione, autore di decine di truffe a danno di propri clienti, denunciato alla Procura della Repubblica di Siena nell’autunno scorso.
Il procedimento, scaturito e sviluppato dopo una serie di denunce raccolte dai finanzieri della Sezione Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica nel mese di giugno 2016, è stato fin da subito oggetto di approfondite indagini da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Siena.
Grazie alle evidenti prove a carico dell’assicuratore raccolte dalle Fiamme Gialle senesi, a distanza di poche settimane dall’inizio delle indagini, il Procuratore della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, aveva emesso, nel Settembre scorso, un decreto di sequestro d’urgenza che aveva permesso di congelare tutti i beni nella disponibilità
dell’assicuratore: autovetture, denaro, polizze, titoli e beni immobili.
Gli approfondimenti investigativi successivamente svolti hanno riguardato principalmente il rintraccio dei flussi finanziari transitati sui conti correnti dell’indagato (oltre all’esecuzione di numerose perquisizioni ed acquisizioni di documentazione) ed hanno richiesto l’escussione in atti di tutti gli altri ignari clienti gestiti dall’assicuratore senese che vantava un portafoglio di circa 500 assicurati.
Ben 50 polizze – recanti talvolta piu intestatari – sono risultate essere false con conseguente danno nei confronti di 67 persone risultate, pertanto, vittime di truffe variegate e fantasiose, come ad esempio la stipula di polizze e contratti falsi (ovvero riportanti intestazione e grafica dell’Agenzia di Assicurazioni ma non depositati), o
la richiesta e riscossione di premi ulteriori (intascati e non riversati) rispetto ai canoni previsti per polizze reali.
Una delle tecniche dissimulatorie dell’assicuratore, laddove si fosse verificata l’evenienza di un risarcimento o di una pagamento, consisteva nel liquidare il cliente utilizzando fondi sottratti ad altri clienti.
Per il Lucchesini è stato richiesto il rinvio a giudizio per i delitti di truffa aggravata, autoriciclaggio e evasione fiscale concretizzatesi attraverso la presentazione di infedele dichiarazione dei redditi; nei suoi confronti la Guardia di Finanza procederà a recuperare le imposte dovute sui 2,6 milioni di euro sottratti ai suoi clienti quali provento illecitamente accumulato (al netto delle somme già sequestrate dall’Autorità Giudiziaria).
La conduzione della strutturata ed articolata vicenda giudiziaria ha dato dimostrazione dell’efficacia dell’operato scaturente dalla stretta sinergia tra l’Autorità Giudiziaria senese ela Guardia di Finanza, con competenze esclusive in materia economico-finanziaria, che ha consentito oltre che di fare giustizia nei confronti dell’autore dei reati – destinatario di provvedimenti cautelari patrimoniali – anche di bloccare le ulteriori conseguenze delle sue condotte delittuose a tutela della moltitudine dei suoi ignari clienti.

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