Molti sono i giovani senesi che decidono di aprire nuove attività, un trend presente comunque in tutta Italia. “Aumentati gli under 35 che decidono di aprire o ristoranti o attività di commercio – afferma Anna Tani, responsabile credito e avvio attività commerciali di Confesercenti – spesso perché è più difficile trovare lavoro come dipendenti che aprire attività. Si presume che aprendo un attività ex-novo i costi siano inferiori, ma purtroppo non è sempre così”. Spesso mancano le competenze, ma soprattutto spesso gli errori più frequenti riguardano la scelta del format giusto e la sottovalutazione dei costi fissi come l’affitto e le spese per il personale. Quali sono dunque i segreti per non chiudere in ventiquattro mesi? “Prima di tutto l’ubicazione del fondo, quindi la facilità di accesso da parte della clientela, tenendo presente che tipo di clientela è necessario raggiungere – risponde Tani. “Da non sottovalutare però è sopratutto l’affitto. Vanno fatti bene i conti e il miglior segreto è fare un business plan, individuando subito i costi certi che dobbiamo sostenere”.
Simona Sassetti