Ha fatto il giro d’Italia la notizia del ritrovamento, ieri mattina, di 24 statue di bronzo al santuario etrusco romano del Bagno Grande, a San Casciano dei Bagni. Per il direttore generale dei Musei Italiani Massimo Osanna è “la scoperta più importante dai Bronzi di Riace”, un fatto eccezionale, ha aggiunto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Le statue, che raffigurano le divinità e sono datate tra il II e il I secolo avanti Cristo, periodo di passaggio tra Etruschi e Romani, sono in rimaste perfette condizioni grazie all’acqua calda della sorgente termale. Gli scavi, condotti dal comune di San Casciano dei Bagni, sono durati 14 settimane e hanno coinvolto oltre 60 studenti di undici università, italiane e internazionali. Parliamo del più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo. Ritrovati anche altri oggetti e 5.000 monete d’oro, argento e bronzo.
“Ancora una volta la provincia di Siena si conferma terra di storia e di cultura. Il ritrovamento fatto a San Casciano dei Bagni, 50 anni dopo la scoperta dei celebri “bronzi di Riace” segna una svolta fondamentale per il mondo archeologico e per il nostro patrimonio culturale”. Questo il commento dell’assessore alla Cultura del Comune di Siena Pasquale Colella Albino. “Fondamentale la professionalità e la tenacia del team che ha sostenuto la campagna di scavi – prosegue l’assessore Colella – grazie a loro sono state riportate alla luce le nostre radici più profonde che si legano al mondo etrusco, fondamentale ora valorizzare questo impegno e questa dedizione con la giusta promozione culturale e turistica”.
“Una scoperta straordinaria – aggiunge il presidente della Regione Eugenio Giani – In Toscana scriviamo oggi una nuova pagina di storia a conferma di quanto la nostra regione sia terra dal grande patrimonio culturale”. “Ringrazio gli archeologi e tutto il team di ricerca e un ringraziamento particolare va alla sindaca di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti che con lungimiranza e tenacia ha sostenuto la campagna di scavi – ha proseguito Giani – Gli scavi presso il santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni hanno rinvenuto un tesoro eccezionale. Tra l’altro, molte delle statue rinvenute raffigurano donne. Un grande regalo in questa giornata in cui si parla di donne, del loro ruolo chiave nella società presente e soprattutto in quella futura. Questo ricco patrimonio archeologico degli etruschi che in Toscana costituisce motivo di orgoglio riportandoci alle nostre radici più profonde, ci fa riflettere. La Toscana si può definire davvero terra etrusca e siamo perciò intenzionati a proseguire nella valorizzazione a sistema di questa ricchezza per una promozione culturale e turistica diffusa”.