La quiete dopo la tempesta. La situazione in casa Robur è all’insegna del silenzio. Dopo le schermaglie a colpi di comunicati, l’ultimo dei quali risale a domenica mattina, adesso si è tornati a una situazione di calma piatta, perlomeno all’apparenza. Antonio Ponte e Anna Durio hanno duellato dal punto di vista mediatico, rispondendo l’una alle dichiarazioni dell’altro e facendo scendere in campo anche i rispettivi legali, gli avvocati Sallustio e Amato. A nulla è valsa la mediazione del sindaco Valentini: Ponte e Durio non si parlano più, la rottura è definitiva.
Per questo motivo è inevitabile il ricorso ad un arbitro Covisoc che possa finalmente dirimere la questione. I tempi per il passaggio di proprietà, anziché accorciarsi come annunciato più volte nei mesi passati, si allungheranno notevolmente. Ma l’iscrizione al campionato, da completare entro il 30 di giugno, non è a rischio. Sarà la famiglia Durio a garantirla, anche se non ufficialmente all’interno della società. Rimane il rebus tecnico, con una Robur che è ancora senza allenatore e di fatto non conosce ancora i contorni del nuovo progetto firmato dall’attuale patron del Rapallo Bogliasco.