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Siena Biotech, Goracci: “Alle promesse devono seguire i fatti”

Ci sono solo 40 giorni per trovare una soluzione lavorativa per i 47 dipendenti della Siena Biotech e salvare i risultati delle ricerche sulle malattie rare fatte in questi anni. Il tempo stringe, giovedì sono state, infatti, consegnate le lettere di licenziamento e l’azienda chiuderà definitivamente il 12 giugno come stabilito dal curatore fallimentare. “Abbiamo 40 giorni di tempo per capire se le aziende del chimico farmaceutico del territorio sono interessate a Siena Biotech – ha spiegato Marco Goracci, sindacalista della Cgil -, a continuare la ricerca nel settore delle malattie rare. Quello che si rischia è che gli studi finora effettuati con grandi spese della Fondazione, non vengano valutate per il valore reale ma vengano cedute gratuitamente. Sarebbe una grave perdita: le cosiddette malattie orfane non portano profitti ma questo tipo di ricerca potrebbe interessare qualche multinazionale che può investire in questo settore. Sul fronte dei lavoratori stiamo incontrando alcune aziende toscane e abbiamo chiesto un nuovo incontro con la Regione Toscana per capire a che punto siamo. Incontreremo anche i vertici di TLS per capire se i 10 dipendenti distaccati nella loro sede possono essere assunti direttamente dalla Fondazione. Insomma vorremmo che alle promesse fatte in questi ultimi 3 mesi dai politici seguissero fatti concreti”.

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