Un lungo e fragoroso applauso ha accolto il drappellone dipinto da Tommaso Andreini, svelato nel corso della cerimonia che si è svolta nel cortile del Podestà. Colori quasi neutri per questo cencio dedicato al Giubileo della Misericordia, per non fare riferimenti all’araldica delle contrade, gli stemmi tutti in oro, disposti a semicerchio nella parte bassa. Quello che colpisce l’occhio, al centro, sono tre cavalli rampanti e un cuore rosso che emerge dal costato di Cristo, “che però potrebbe essere chiunque di noi”, ha spiegato l’artista. E poi una sorta di impalcature, un messaggio per dire “ricostruiamo la nostra Siena”.
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