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Whirpool, 143 posti di lavoro a rischio. Onori (Fiom Cgil): “Situazione preoccupante, in passato commessi errori commerciali e strategici”

143 posti di lavoro sono a rischio alla Whirlpool Siena ed il futuro prospettato dall’azienda preoccupa molto i sindacati: “L’azienda nell’ultimo incontro che si è svolto il 17 maggio al Ministero dello Sviluppo Economico ha quantificato l’esubero per fine anno in 143 unità – ha spiegato ai microfoni di ARE Massimo Onori segretario provinciale della Fiom Cgil – e in quell’occasione ci ha anche presentato il nuovo piano industriale, le linee guida 2019-2021 che per essere compiute hanno bisogno degli ammortizzatori sociali, che scadranno a fine 2018. In sostanza l’azienda ci ha detto che, entro quest’anno se non ci sarà nessun intervento da parte del Governo di proroga degli ammortizzatori sociali, ci saranno 143 esuberi, ma anche se ci sarà, nonostante gli investimenti, avremo comunque tra i 60 e i 90 esuberi. E questo è un piano che ci preoccupa molto e che è decisamente peggiore di quello firmato nel 2015. Ci incontreremo di nuovo al Ministero il 6 di luglio per capire quali sono le intenzioni del Governo riguardo agli ammortizzatori sociali, ma noi chiederemo soprattutto alla Whirpool di fare uno sforzo di portare a Siena volumi e produzioni per assorbire gli esuberi che ci hanno prospettato. E’ una situazione che purtroppo anno dopo anno è andata peggiorando: quando facemmo l’accordo nel 2015 sullo stabilimento di Siena si producevano circa 400mila congelatori e ci fu presentato in quell’occasione un piano industriale che prevedeva un incremento fino a 500mila congelatori. Invece anno dopo anno la Whirpool ha continuato a perdere quote di mercato e volumi, di fronte ad un mercato però che si è mantenuto sostanzialmente stabile, quindi alcuni errori dal punto di vista commerciale e strategico sono stati commessi”.

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