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Tentata truffa all’assicurazione, nei guai 39enne colligiano

Ha cercato di truffare l’assicurazione inventandosi di aver subito un furto ai danni della sua auto, ma è stato scoperto dai carabinieri e adesso rischia fino a cinque anni di carcere. A finire nei guai un 39enne commerciante colligiano che nei giorni scorsi si era recato dai militari raccontando di aver subito il furto di numerosi e costosissimi accessori della propria vettura, una fiammante berlina tedesca, acquistata da poche settimane, lasciata in sosta in uno dei parcheggi di San Gimignano. Con dovizia di particolari, l’uomo ha spiegato di essersi recato nel paese delle torri per consumare una cena con alcuni amici e di aver lasciato la macchina in uno dei numerosi parcheggi che si trovano fuori le mura. Quando, dopo qualche ora, è tornato a riprendere il veicolo, ha trovato –stando sempre al racconto fatto ai carabinieri di San Gimignano – la brutta sorpresa: ignoti ladri gli avevano portato via i cerchi in lega, i fari allo xeno, il navigatore ed i due paraurti con sensori di parcheggio integrati, per un danno che superava i 4mila euro. In fase di denuncia l’uomo ha aggiunto di essere assicurato contro tali danni ed ha quindi richiesto copia formale della denuncia per attivare le procedure di indennizzo. Come prassi, i militari, dopo la denuncia, hanno svolto le indagini del caso, riscontrando, sin da subito, alcune anomalie nel racconto dell’uomo. Per prima cosa hanno scoperto che nessuna cena era stata svolta nel ristorante citato dalla presunta vittima, che osservava il giorno di chiusura per riposo settimanale e che nessuna delle persone indicate avevano preso parte ad alcuna cena con il denunciante. I carabinieri hanno quindi deciso di svolgere mirati accertamenti per comprendere cosa fosse realmente accaduto. Sono state acquisite le immagini di alcune  telecamere della zona riuscendo a ricostruire che l’uomo, dopo alcuni passaggi nella periferia della città ed una breve sosta in uno dei parcheggi del posto, aveva ripreso la vettura ed era tornato a Colle val d’Elsa, dove, in un’officina meccanica di un amico aveva rimosso alcuni accessori ed aveva sostituito i cerchi in lega dell’auto con quattro cerchi usati in metallo. A notte fonda, con la vettura parzialmente smontata, si è recato nuovamente a San Gimignano dove ha parcheggiato la vettura e si è fatto venire a  prendere da un amico. La mattina dopo ha formalizzato denuncia ai carabinieri fornendo la versione del furto ad opera da ignoti. I militari hanno anche scoperto che, subito dopo aver sporto la denuncia, su un noto sito di aste on-line, erano comparse in vendita le parti asportate dalla vettura ed hanno scoperto che il venditore altri non era che il 39enne il quale, con uno pseudonimo, aveva messo in vendita le parti della macchina di cui aveva denunciato falsamente il furto. I carabinieri, mediante il profilo privato di un militare, hanno quindi contattato il venditore chiedendo un appuntamento di persona per visionare i pezzi in vendita. Quando i militari, in borghese, si sono presentati all’indirizzo concordato, hanno immediatamente riconosciuto l’uomo che, vistosi scoperto, ha ammesso candidamente di aver inscenato il furto per rientrare di parte dei soldi spesi per l’acquisto della vettura. Il 39enne è stato denunciato per simulazione di reato e per frode nei confronti della società di assicurazione.

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