Due settimane di lezioni, esercitazioni e gruppi di lavoro interamente dedicate ai temi dello sviluppo sostenibile: è partita ieri all’Università di Siena la scuola di alta formazione organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Santa Chiara Lab dell’Ateneo senese, Fondazione Enel, Leonardo, Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e le reti Sustainable Development Solutions Network Italia e Mediterraneo, promosse dalle Nazioni Unite.
Durante la prima settimana di lavoro, i 30 partecipanti, selezionati tra un totale di 146 candidature, tra cui studenti e accademici impegnati nel mondo della ricerca, ma anche esperti di comunicazione e di sostenibilità in aziende private, policy makers e amministratori, saranno impegnati in una formazione multidisciplinare, trasversale alle varie dimensioni dello sviluppo sostenibile, economica, sociale e ambientale.
Alle lezioni teoriche si alterneranno percorsi educativi non formali in luoghi di rilevante interesse storico, con visite guidate e percorsi urbani.
Fino al 21 settembre, i partecipanti si confronteranno con docenti, accademici, esperti provenienti dal mondo delle imprese e rappresentanti di enti ed istituzioni, per affrontare, in tre gruppi di lavoro, i temi delle politiche, della scienza ed innovazione e dei nuovi modelli di business per lo sviluppo sostenibile e elaborare nei project work conclusivi proposte e soluzioni innovative.
La Siena Summer School on Sustainable Development, prima in Italia dedicata ad approfondire i temi globali della sostenibilità in relazione all’Agenda 2030 dell’ONU e ai 17 Sustainable Development Goals (SDGs) su cui sono impegnate 193 Nazioni, è coordinata dal Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini, e dal Presidente di SDSN Mediterranean e docente dell’Ateneo senese, Angelo Riccaboni.
“La Scuola – sottolinea il rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati – conferma l’impegno pluriennale dell’Ateneo senese nell’ambito dei temi dello sviluppo sostenibile, con numerose iniziative di didattica e ricerca e attraverso la partecipazione in attività di coordinamento di network internazionali per la promozione a livello accademico e della società civile di aspetti di un’attualità e urgenza ormai imprescindibile”.
“La scelta di Siena per questa iniziativa di formazione –spiega il professor Riccaboni – è coerente con la storia e le caratteristiche di questa città. La città e il suo territorio, come raffigurato nei celebri affreschi del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, sono da sempre attenti a promuovere uno sviluppo che concili fra loro le dimensioni economica, sociale ed ambientale. Le analisi condotte anche dalle Nazioni Unite dimostrano invece che oggi l’umanità sta consumando più risorse di quelle a disposizione. E’ fondamentale allora creare cultura e consapevolezza del fatto che tutti possiamo dare un contributo attraverso i nostri stili di vita”.
“La complessità dell’Agenda 2030 necessita di figure professionali di alto profilo capaci di pensare in maniera integrata”, commenta il portavoce dell’ASviS, Prof. Enrico Giovannini. “Questi nuovi professionisti della sostenibilità saranno fondamentali per contribuire a cambiare mentalità, a introdurre nuove tecnologie, a ripensare la governance dei sistemi all’interno delle istituzioni, delle amministrazioni, delle imprese e nei percorsi educativi e formativi. Da qui l’importanza della Scuola inaugurata quest’anno, la prima in Italia nel suo genere. Un’iniziativa che apre a nuove opportunità di crescita professionale e che rappresenta solo il principio di un processo che ci auguriamo porti il nostro Paese a comprendere l’urgenza di un cambio di passo verso lo sviluppo sostenibile e garantire così un futuro alle generazioni che verranno”.
Tutte le informazioni sulla summer school, con il programma dettagliato, sono disponibili on line sul sito http://santachiaralab.unisi.it/siena-summer-school-on-sustainable-development/.
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