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Santa Maria della Scala, turismo e Siena-Grosseto: Roncucci (Pd) attacca l’amministrazione comunale

“Siamo di fronte a una amministrazione senza una visione prospettica, che vive di episodi, alcuni discutibili e di scarsa qualità, come nel campo turistico e culturale, che rischiano di rendere Siena una città indistinguibile e senza la sua “identità”, fino a farla apparire come un qualsiasi centro della provincia italiana”. L’attacco arriva dal segretario comunale del Pd Massimo Roncucci, che sottolinea tre argomenti caldi nelle ultime settimane: le iniziative nel campo turistico, il lotto 9 della SI/GR e la donazione di opere d’arte e Santa Maria della Scala. Ed è su questo ultimo argomento che l’intervento di Roncucci è più pungente: “Oggi si tende a riempire l’antico ospedale con cosa capita – dice -, con eventi legati al cibo, con mostre e iniziative di bassa qualità. Quello che manca a questa amministrazione sul Santa Maria della Scala è l’idea progettuale che sia in grado di conferirgli una riconoscibilità e una funzione precisa”.

Di seguito il comunicato integrale:

Il segretario cittadino del Partito Democratico, Massimo Roncucci, interviene su alcune questioni al centro del confronto politico in città.
“In questi giorni assistiamo a un dibattito, che si sta animando, con interventi di autorevoli personalità o con la presa di posizione di forze di opposizione, per alcune scelte confuse dell’amministrazione De Mossi e per le preoccupazioni di alcuni rappresentanti di associazioni degli esercizi commerciali della città. Preoccupazioni e contrarietà che sono anche le nostre, come ha già rappresentato il nostro gruppo consiliare e come continuerà a fare in sede di dibattito, in seno al Consiglio Comunale.
Ciò che emerge, anche da questi ultimi provvedimenti, è la conferma del giudizio da noi espresso con il comunicato della Direzione del partito cittadino.
Siamo di fronte a una amministrazione senza una visione prospettica, che vive di episodi, alcuni discutibili e di scarsa qualità, come nel campo turistico e culturale, che rischiano di rendere Siena una città indistinguibile e senza la sua “identità”, fino a farla apparire come un qualsiasi centro della provincia italiana.
Vogliamo la conferma? Basti riflettere sulla posizione relativa alla donazione di una raccolta di opere d’arte, da allestire presso il Santa Maria della Scala, o alle ultime iniziative in campo turistico.
Donazione opere d’arte e Santa Maria della Scala.
Non entro nello specifico della delibera di donazione delle opere, della procedura proposta e delle clausole impegnative e discutibili che sono previste. Spetterà al gruppo e sono certo che lo farà con determinazione e competenza. A me interessa ritornare sugli aspetti più generali. La maggioranza di centrodestra, anziché presentarsi in Consiglio per un confronto e una discussione, per rilanciare il progetto del Santa Maria della Scala, o eventualmente per dirci che cosa hanno in mente, mette il Consiglio di fronte a scelte già confezionate e definite, che hanno un impatto non indifferente sul futuro. Personalmente condivido le considerazioni di Roberto Barzanti, fatte nelle pagine regionali del Corriere della Sera, come pure quelle di altri esponenti di opposizione. A me sembra di essere tornati indietro di tanti anni, a quando inizialmente si discuteva del Santa Maria della Scala come contenitore da riempire. Oggi, ancora peggio, si tende a riempirlo con cosa capita, a piacimento, con eventi legati al cibo, con mostre e iniziative di bassa qualità ecc. La donazione può essere anche affrontata, ma non nel modo previsto dalla delibera e con quelle clausole impegnative. Il punto vero che manca a questa amministrazione sul Santa Maria della Scala è l’idea progettuale che sia in grado di conferirgli una riconoscibilità e una funzione precisa. Si può discutere anche delle forme giuridiche, ma prima di tutto serve sapere che cosa la struttura deve essere. Questo sarà il nostro impegno.
Iniziative nel campo turistico
Anche nel campo del turismo assistiamo alle iniziative del “dinamico” Assessore, le quali vengono presentate con una grande enfasi e come eventi che avranno delle “ricadute” positive nelle presenze e nelle dinamiche economiche della città; ricadute che ad oggi facciamo fatica a vedere, come conferma una lettura più attenta dei dati e come ci dicono alcune prese di posizione dei rappresentanti degli esercizi commerciali. Finora abbiamo visto iniziative effettuate quasi sempre con la stessa impronta: trenino, esibizione in Piazza del Campo delle auto di lusso, alcuni eventi sul cibo o ancora altre iniziative “particolari”, che non fanno fare quel salto di qualità di cui abbiamo bisogno; iniziative, che in modo abbastanza disinvolto, utilizzano i luoghi simbolo della città per episodi spot, con dubbio ritorno economico. Se vogliamo ottenere risultati, abbiamo bisogno di progetti di qualità, strutturati e continui, legati alle caratteristiche della città e del suo territorio, e che sappiano valorizzare le potenzialità culturali e artistiche e siano in grado di “mobilitare tutte le energie della nostra città”.
Lotto 9 della SI/GR
Infine, non posso fare a meno di commentare un comunicato di Fratelli d’Italia che riprende le dichiarazioni degli assessori dei Comuni di Siena e Grosseto, Michelotti e Rossi, sull’approvazione da parte del CIPE del lotto 9 della Siena-Grosseto (Due Mari). I due Assessori riconoscono tutto il merito al Sindaco di Siena De Mossi, che ha incontrato l’Amministratore Delegato di Anas. Il Suo intervento sarebbe stato “risolutivo e determinante” per l’approvazione del progetto. Inoltre, polemizzano con il PD, perché si sarebbe accaparrato i meriti. Saremo distratti, ma non ci siamo accorti di tanto impegno della giunta De Mossi, né sulla SI/GR né per esempio sulla SI/FI. Attribuire la responsabilità dei ritardi al PD significa non conoscere le cose. Vorrei ricordare ai due assessori che il lotto 9 era inserito nelle priorità dei governi di centro sinistra che sono state lasciate al nuovo governo. Quindi, se avete perso un anno, domandatelo al vostro governo nazionale e non al PD. Noi abbiamo uno stile diverso nel fare politica, non ci interessa la gara a mettere il cappello. Rileggetevi la dichiarazione dell’Assessore Ceccarelli, che non fa polemica con nessuno e imparate a fare politica”.

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