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San Gimignano, il sindaco Bassi ringrazia per l’intervento della Regione: “Il comune da solo non può mantenere il patrimonio”

E’ stato sottoscritto ieri a Firenze l’accordo tra Regione Toscana, Comune di San Gimignano e Soprintendenza Archeologica, che dà il via all’operazione recupero delle mura di San Gimignano. I lavori, del valore complessivo di 500mila euro, prevedono non solo la ricostruzione della parte di cinta muraria crollata nell’aprile scorso, ma anche la messa in sicurezza di altri punti critici. Ai nostri microfoni il sindaco Giacomo Bassi. “Devo ringraziare la Regione Toscana per lo stanziamento di 200.000 euro a favore del progetto di ricostruzione del tratto di mura di San Gimignano, franate nell’aprile scorso, che vanno ad aggiungersi ai 300.000 euro stanziati dal Mibac nelle ore immediatamente seguenti il crollo. Si completa così il fabbisogno economico dell’operazione da 500.000 che prevede non solo il ripristino del tratto franato, ma anche la messa in sicurezza di altri tre punti critici del paramento murario duecentesco. Laddove, come a San Gimignano, si concentra così tanto patrimonio culturale di valore mondiale, con le sole risorse dei Comuni, gravate fra l’altro dai vincoli di spesa, primo fra tutti il Patto di stabilità, non si riesce a fare nemmeno la manutenzione minima di tale patrimonio. Il Comune di San Gimignano è proprietario di 2,5 km di mura duecentesche, 4 torrioni medicei, 4 torri medievali, 9 palazzi monumentali notificati, 200 opere d’arte, 4.000 mq di affreschi: è pensabile che con il solo bilancio comunale possa essere mantenuto un tale patrimonio? Per questo è fondamentale il concorso di Enti superiori, come in questo caso, che si sono dimostrati sensibili alla causa”.