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Donna ricoverata per legionella a Chiusi, il sindaco Bettollini: “Batterio contratto in ambito privato, nessun allarme”

Prima il caso di una donna di 65 anni ricoverata in ospedale per legionella e poi alcuni pesci morti trovati sulle sponde del lago hanno allarmato nei giorni scorsi i cittadini di Chiusi, anche perchè sono circolate notizie false. Due eventi che non sono collegati l’uno all’altro e su cui ha fatto chiarezza ai microfoni di Are il sindaco Juri Bettollini: “Sono due eventi non collegati e sotto monitoraggio da parte delle istituzioni. Per quanto riguarda la legionella, dopo il ricovero della signora si è diffusa la voce che avesse contratto il batterio tramite l’acqua potabile o delle casine dell’acqua o del rubinetto: ricostruzione del tutto falsa, perchè il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione. Nonostante questo abbiamo fatto tutte le analisi del caso e nel nostro acquedotto il batterio della legionella è risultato del tutto assente in ogni punto di prelievo. Secondo le verifiche approfondite fatte la signora ha contratto il batterio in ambito privato, nella propria abitazione, forse un condizionatore. Per quanto riguarda i pesci trovati morti al lago, sono state prontamente effettuate delle analisi da parte dei tecnici di Arpat che hanno attestato l’assoluta normalità dei parametri di riferimento . Il fenomeno che si è verificato è, quindi, imputabile al cambio di temperatura stagionale che, in particolare nella specie del pescegatto, può provocare la moria di alcuni esemplari”.

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