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Ruba carburante alla ditta per cui lavora e lo rivende, nei guai un 50enne

Probabilmente pensava che dalla contabilità dei carburanti di molti automezzi continuamente in movimento per la consegna di pacchi, non sarebbe emerso un eccesso di consumi, ma è stato tradito dalla sua “ingordigia” e adesso dovrà rispondere del reato di furto davanti al giudice. Nei guai un 50enne dipendente di una ditta senese di corriere espresso, concessionaria del servizio per tutta la Toscana. I fatti risalgono a due anni fa e ora stanno per arrivare a giudizio. Le indagini hanno appurato che l’uomo sottraeva, a caso, dagli uffici della ditta una delle card dei mezzi utilizzati per il trasporto dalla società per cui lavorava, prelevava il carburante e lo rivendeva a due impresari edili, un albanese e un macedone, facendolo pagare, ovviamente in contanti, un euro a litro. I tre si davano appuntamento presso un distributore della città negli orari di chiusura, dove gli acquirenti si presentavano a turno, con un camioncino sul quale era montata normalmente una cisterna da 400 litri. A far emergere il tutto è stata la sede centrale della società, insospettita dal fatto che i mezzi affidati al concessionario senese avevano consumi abbondantemente superiori a quelli di altre parti d’Italia. Così è scattata la denuncia ai carabinieri, inizialmente contro ignoti, perchè diverse persone avevano la disponibilità delle fuel card. E sono cominciati anche gli accertamenti dei militari, aiutati dall’ingenuità del 50enne, che si è fatto prendere la mano ed ha sottratto ben 17.000 litri di gasolio in appena due mesi. Una quantità così ingente non poteva non lasciare traccia. Le telecamere dell’impianto di videosorveglianza del distributore hanno fatto il resto: il ‘dipendente infedele’ è stato individuato e dalle targhe degli autocarri si è risaliti ai due imprenditori, che davanti al giudice dovranno rispondere di ricettazione.

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