“Esprimo tutta la solidarietà personale, dell’amministrazione comunale e della città tutta al ragazzo e alla sua famiglia, allargandola anche al sindaco e a tutta la comunità di Grosseto”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi in riferimento al deplorevole episodio accaduto domenica scorsa durante la partita di Under 17 tra Siena e Grosseto, al Bertoni dell’Acquacalda. Un calciatore del Grosseto, il sedicenne Pietro Turbanti, in tribuna a guardare i suoi compagni, probabilmente a causa di un’esultanza dopo la vittoria della squadra ha ricevuto un pugno da un uomo. Il ragazzo ha riportato un trauma oculare con 20 giorni di prognosi e per fortuna ha evitato danni permanenti.
“La storia di Siena è costruita su valori di senso civico e cultura diametralmente opposti a comportamenti del genere, che hanno anche portato a un danno fisico. Comportamenti di un adulto nei riguardi di un minorenne in un contesto che dovrebbe trasmettere tutt’altro, ovvero lealtà, sportività, rispetto”, ha scritto De Mossi.
Il presidente del Siena Ike Thierry Zaengel, riporta La Nazione, ha telefonato ai genitori del ragazzo. La società bianconera aveva preso le distanze dall’accaduto nei giorni scorsi con un comunicato, condannando “fermamente il deprecabile episodio” ed esprimendo “piena solidarietà al giovane ferito, ai suoi familiari e al Grosseto Calcio chiedendo, al tempo stesso, che siano accertati nel dettaglio i fatti e adottati provvedimenti di legge verso i responsabili. La storia centenaria della Robur è fatta di principi morali e la Società, ogni giorno, persegue i valori etici dello sport, promuove il confronto e crede nel dialogo costruttivo. Ed è per questo che non sarà mai ostaggio della prepotenza e di chi usa violenza. L’Acn Siena si riserva di agire in sede legale, in quanto parte lesa, nei confronti dei colpevoli a difesa e tutela della propria immagine”.
