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Processo Mps: la difesa cerca di smontare la tesi d’accusa sui derivati

Antonio Vigni e Giuseppe Mussari

Parola alla difesa nel processo milanese per i derivati Mps che vede imputati gli ex vertici di banca Mps e le banche estere Nomura e Deutsche bank. Dopo le richieste di condanna formulate dal Pm alcune settimane fa,  a 8 anni dell’ex presidente della banca Mussari e dell’ad Vigni e a 6 anni dell’ex direttore area finanza Baldassarri, ieri sono iniziate le requisitorie dei legali dei 3 imputati.
I primi a parlare sono stati gli avvocati di Vigni, Scentonze e Iavarone che hanno chiesto l’assoluzione. Nell’arringa hanno cercato di smontare la tesi del pubblico ministero dicendo che le fonti di prova sono modeste. La prossima settimana sarà il turno dei legali di Mussari e Baldassarri e infine delle banche finite sotto inchiesta. “E’ un processo complicato – ha detto stamani ad Are Massaro, giornalista del Corriere della Sera – molto tecnico, in cui la difesa ha smontato la tesi dell’accusa sui prodotti derivati”.

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