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Piazza Mazzini a Poggibonsi, alberi e restauro in vista per i monumenti

Saranno entrambi riqualificati i due monumenti presenti in piazza Mazzini la cui collocazione è cambiata nel contesto dei lavori in corso. “Un altro passaggio della rigenerazione che sta interessando la piazza nel suo complesso e che va verso il completamento – dice il sindaco David Bussagli –. Il cippo ai Caduti sarà valorizzato con pulitura e manutenzione ma anche con una nuova targa e altri accorgimenti che abbiamo raccolto. L’opera di Mastroianni sarà restaurata”. Per quanto il riguarda il cippo dedicato ai Caduti, questo è già collocato nel grande spazio verde che sta prendendo forma nella parte sinistra della piazza, nel primo terrazzamento del giardino. Si procederà, in loco, alla sua manutenzione con pulitura e ripristino di alcune lettere mancanti, ma anche al posizionamento di una nuova targa. La nuova sistemazione infatti rende l’opera maggiormente fruibile rispetto alla precedente e si rende opportuno prevedere una targa anche sul lato del cippo precedentemente non visibile, oggi esposto su via Trento. Sarà un vero e proprio intervento di restauro ad interessare l’opera dello scultore Umberto Mastroianni, monumento alla Resistenza. L’opera sarà riposizionata nei prossimi giorni (nello spazio semicircolare in travertino, in corrispondenza dell’origine del cerchio) e quindi sarà oggetto di intervento, anche in questo caso in loco, da parte del restauratore. “Entrambi i lavori si svolgeranno nelle prossime settimane e direttamente nella piazza”, dice il sindaco.
E nei prossimi giorni proseguirà la piantumazione dei nuovi alberi per come definito nel progetto per il verde che in corso d’opera è stato in parte modificato. “A seguito di sopralluoghi e confronti – dice Bussagli – il complesso delle alberature è stato parzialmente rivisto, anche raccogliendo alcune sollecitazioni giunte per realizzare al meglio l’intervento di riqualificazione. Il numero delle nuove alberature sale ad oltre quaranta con l’introduzione di nuovi esemplari in sostituzione o in aggiunta ad altri già previsti”. Rispetto al progetto iniziale restano i frassini (sedici, uno in più di quanto inizialmente previsto) lungo la strada, lato destro, a separare l’ampio marciapiede di sette metri dalla carreggiata, e nell’area terrazzata sul lato sinistro della piazza. Area che ospiterà la magnolia e la paulonia (due esemplari), due piante di catalpa (pianta decorativa nota come albero dei sigari) e due piante di sofora (alberi ornamentale al alto fusto) al posto dei carpini e dei frassini ornamentali inizialmente previsti. Troverà spazio sempre nell’area terrazzata il ginco, albero maestoso che sarà collocato nella parte verso la stazione (presumibilmente saranno due gli esemplari) a richiamare l’attenzione sul monumento alla Resistenza che troverà dimora tra la porzione pavimentata di fronte alla stazione e l’area terrazzata nello spazio a forma di semicerchio. I peri ornamentali, inizialmente previsti in sedici esemplari, saranno ridotti a dieci, integrati da sei piante di gleditsia.

A completare il verde ci saranno poi arbusti (tipo siepe) e piante erbacee perenni che restano a terra (miscuglio di prato rustico).

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