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Mps, Ceccardi sulla chiusura filiali : “Dipendenti banca hanno diritto a chiarezza adesso”

In vista dello sciopero del 24 settembre oggi i sindacati del Monte dei Paschi inizieranno il ciclo delle assemblee con le riunioni della rete commerciale. Il 22 settembre, come riporta La Nazione, toccherà alla direzione generale di Siena. A far infuriare i sindacati è la lettera firmata dalla Banca che avvia la procedura sindacale per «interventi di razionalizzazione sulla rete delle filiali Mps». Rocca Salimbeni vuole chiudere 50 filiali per “liberare” 70 dipendenti, da riutilizzare nella rete commerciale su un totale di 843 bancari coinvolti. La lista delle chiusure comprende 8 filiali in Toscana di cui una in provincia di Siena, a Poggibonsi. L’inizio della procedura sta a significare che entro 60 giorni quegli sportelli potrebbero chiudere a prescindere dai sindacati.

“La comunicazione arrivata ai sindacati, della chiusura di 50 sportelli da parte del Monte dei Paschi di Siena è un segnale estremamente preoccupante, che getta nell’incertezza, in un colpo solo, 843 dipendenti. Non è azzardato vedere in questa decisione un’accelerazione di quella che si prefigura ormai come una svendita della banca a Unicredit”. Lo afferma, in una nota, l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.

“Serve chiarezza -aggiunge Ceccardi- per i lavoratori di Mps, che hanno il diritto di sapere adesso se il taglio delle filiali non rappresenti davvero il preludio ad un piano da circa 7, forse 8 mila licenziamenti. E serve chiarezza anche per i contribuenti. Sarebbe uno scempio se Unicredit se ne uscisse da questa operazione privatizzando i profitti e socializzando le perdite, dopo che già in questi anni lo Stato è intervenuto pesantemente per mantenere in vita Mps”.

“Non dobbiamo però perdere la speranza che questo processo sia ancora arrestabile o quantomeno che se ne limiti la ricaduta sui lavoratori di Mps, le loro famiglie e il territorio senese. La Lega di Matteo Salvini, a differenza del Pd del candidato Letta, sta facendo tutto il possibile -conclude Ceccardi- per opporsi a questa operazione”.

Nella seduta di ieri del Consiglio comunale, a seguito della mozione di Federico Minghi sulla situazione della banca MPS, conformemente ad accordi della conferenza dei capigruppo, come ha detto il presidente Marco Falorni, questa è stata solo letta, ma non discussa e votata. Lo stesso presidente ha comunicato che sull’agenda è in programma una conferenza dei capigruppo, già convocata per lunedì 20 settembre, e successivamente, su questo importante tema, un Consiglio comunale straordinario, richiesto, a norma di Regolamento, da tutti i gruppi consiliari, sia di maggioranza sia di minoranza.

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