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Michelangelo scolpiva statue e produceva Chianti

Il celebre pittore e scultore fiorentino Michelangelo Buonarroti investiva i suoi guadagni acquistando casolari e vigne in Toscana e soprattutto nel Chianti. E’ la rivelazione emersa dal ritrovamento di una lettera in cui  l’autore del Giudizio universale chiede al nipote Leonardo che gli curava gli affari mentre lui era a Roma, di concludere l’affare acquistando il podere nel comune di Castellina in Chianti. “Gli chiese di comprare la tenuta la Piazza per 2300 fiorini – ha raccontato ad Are Vito Di Meo, storico e presidente del gruppo archeologico -, una cifra elevata per il tempo. Ma come dice lo stesso Buonarroti, visto che si trattava di un buon podere, valeva la pena spendere un po’ di più. La famiglia Buonarroti aveva diversi possedimenti fiorentini, Michelangelo guadagnava bene lavorando per il Papa e acquistava case e terreni per garantirsi un vitalizio in vecchiaia”.

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