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Mens Sana, gli auguri del presidente Bertoletti

Francesco Bertoletti, amministratore delegato e presidente ad interim di Mens Sana Basket 1871, in clima di vigilia, è l’uomo più adatto a esprimere gli auguri della Società.

A chi vuole rivolgerli?

“A un’infinità di persone. Chiaramente alle persone cui fianco a fianco lavoro ogni giorno. Natale è un momento che mi porta a pensare ai miei genitori che non ci sono più, ai miei cari che attraversano momenti difficili che sono certo avranno fine, ma è con i miei collaboratori che passo la parte più ampia del mio tempo e con cui condivido gioie e traversie della stagione sportiva. Alle molte conoscenze che ho fatto a Siena a cominciare da i soci di Msb1871, agli amministratori della mia società e a quelli delle altre realtà sportive con cui frequentemente ci troviamo ad affrontare problematiche di lavoro; a giocatori e tecnici di prima squadra e giovanili dai quali mi attendo impegno e dedizione, agli sportivi che mi hanno aperto una linea di credito morale ed i cui commenti sono materia di ulteriore lavoro; alla città tutta in cui si muovono forze capaci di generare sviluppo con cui per forza dovrò dialogare; agli sponsor che sono parte del nostro progetto ed anche agli operatori dell’informazione che ci hanno seguito con professionalità; alle persone che soffrono infine. Sono rimasto molto toccato dalla nostra recente visita in pediatria dal professor Salvatore Grosso e un solo sorriso di quei bambini vale a ripagare tutto ciò che stiamo facendo”.

Massimo Macchi ieri ci ha detto che lei ha già gettato le linee di sviluppo della società e che se verrà a sostenerla sollevandola dal ruolo che occupa ad interim sarà solo per fargli percorrere una strada più velocemente…

“Ringrazio Massimo per la sua modestia. In realtà so bene che cosa rappresenta averlo impegnato a fianco in un progetto comune. Spero davvero riesca a trovare il tempo per assumere la carica di Presidente, anche per le indubbie relazioni internazionali di cui ci potrà far beneficiare, ma vorrei spiegare che averlo responsabilizzato sulla progettualità, non significa averlo anche impegnato sette giorni su sette nella socialità. Ad oggi c’è da avere consapevolezza che Mens Sana sta lavorando e che il completamento di questo lavoro genererà frutti. In primo luogo c’è il risanamento che comporterà sacrifici nell’immediato per avere investimenti nel tempo medio. Il piano strategico è semplice, la determinazione con cui portarlo avanti sarà molta”.

L’altalenanza dei risultati sportivi crea ritardi sul vostro piano strategico?

“Lavoriamo su due direttive, quella economico finanziaria e quella sportiva. Quanto alla prima è già un risultato poter affermare che il disavanzo di fine stagione non sarà quello evidenziato dalle precedenti stagioni. Quanto alla seconda non dobbiamo dimenticare che tra i nostri obbiettivi c’è quello di riportare in A1 la Mens Sana Basket 1871 e in questo senso dobbiamo fare degli sforzi per avere risultati migliori”.

Sia per lei che per Macchi la recente assemblea dei soci ha segnato un punto di svolta. Ci spieghi.

“Al momento conosco più la storia di Siena che l’attualità. In passato Siena ha trovato forze dall’improvvisa unione delle sue componenti sociali, sia stato per difendere le proprie mura, l’Università o la banca. Questo spirito senese, così come me lo sono immaginato, l’ho visto nella recente assemblea. Condivisione, volontà di costruire sul territorio, volontà di unire e sommare realtà sociopolitiche e imprenditoriali intorno a Mens Sana, distensione sufficiente per creare nuove relazioni”.

Ora tutto sarà confermato dalla prossima assemblea. Quand’è fissata?

“Attendo le risposte di disponibilità da soci e notaio. Penso nella prima quindicina dell’anno nuovo. Se il clima sarà questo, nulla impedisce di pensare che sarà una pietra angolare della costruzione di una nuova e grande Mens Sana”.

Siamo agli auguri. Come li esprime?

“Con affetto e calore. Riposatevi e passate un momento di serenità perché il prossimo anno sarà lavoro, lavoro, lavoro. Aggiungo che sono uomo a cui piace più il presepe che l’albero di Natale e voglio collocarmi sul presepe nel ruolo dei Re Magi. Se compirò il nostro percorso dietro la cometa Mens Sana credo che i nostri doni finali saranno gioia, orgoglio e sicurezza per i tifosi biancoverdi”.

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