La Strada dei Cappuccini, la strada provinciale 40 nel tratto nel Comune di Pienza e l’Autopalio Siena-Firenze sono le strade senesi ad alto rischio incidenti (anche mortali) causa ungulati secondo il monitoraggio di Coldiretti, che ha analizzato la situazione in Toscana, prima regione per numero di sinistri provocati da animali selvatici (20 gravi nel 2022, 67 in quattro anni, un triste primato, certificato dall’ultimissimo Osservatorio sugli incidenti degli animali dell’Asaps relativo al 2022.
Coldiretti Toscana ha stilato una mappa regionale delle strade di tutte le provincie dove la presenza di cinghiali, e di altre specie selvatiche, rappresentano una minaccia costante alla sicurezza di automobilisti, motociclisti e ciclisti. “La presenza fuori controllo degli ungulati è diventato di problema di sicurezza che riguarda tutti. Cinghiali, daini, caprioli e mufloni non devastano solo i raccolti degli agricoltori ma sono un pericolo per la circolazione stradale, per le aree urbane e per la salute pubblica. Nella nostra regione centinaia di km di viabilità tra statali, regionali, provinciali e comunali sono diventate delle trappole a causa delle alte probabilità di imbattersi in un cinghiale che sbuca all’improvviso in mezzo alla carreggiata con conseguenze purtroppo anche gravissime per chi percorre quel tratto. E’ un attimo fatale che può trasformarsi in tragedia. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – A spingere i cinghiali nelle aree urbane è il numero fuori controllo di questa specie che nella nostra regione ha superato i 300 mila esemplari insieme ad altri fattori come la siccità, la presenza di una popolazione di predatori, il lupo, in forte aumento che li minaccia, la facile disponibilità di cibo nei centri abitati e l’incuria delle aree periurbane. La presenza di ungulati e predatori è una delle principali cause dell’abbandono delle nostre campagne e delle nostre montagne: aree spesso difficili in cui fare agricoltura è diventato impossibile ed insostenibile con conseguenze sul paesaggio, sulla cura del territorio, sulla biodiversità e sulla produzione di cibo per la comunità”.
Da anni Coldiretti si sta battendo per ristabilire l’equilibrio. In Toscana, su sollecitazione della Federazione regionale, è stata modificata dalla Regione Toscana la legge 310/2016, per consentire agli agricoltori-cacciatori di intervenire direttamente contro gli ungulati per proteggere i raccolti, dopo averne segnalato la presenza nei propri fondi. Ora anche il Governo nazionale si muove. “E’ una prima misura – conclude il Presidente regionale, Filippi – Quello che chiediamo è un decreto legge urgentissimo per modificare l’articolo 19 della Legge 157 del 1992 che consenta di estendere i piani di controllo coordinati dalla Regioni ed arrivare così ad un contenimento drastico per contenere un fenomeno che non riguarda sol più e soltanto gli agricoltori ma tutta la collettività. Gli ungulati stanno provocando una strage sulle strade di tutto il nostro paese.