Palio

Le proposte di sanzione per il palio di agosto

Alberto Tirelli, assessore delegato alla Giustizia paliesca, ha predisposto  le proposte di sanzione relative allo scorso Palio del 16 agosto, sulla base di quanto disposto dal Regolamento del Palio e dalla relazione dei Deputati della Festa della quale fanno parte integrante i rapporti scritti dagli Ispettori della pista e dal Mossiere, e tutti gli atti o documentazioni acquisiti.

Di sanzionare il fantino della Contrada di Valdimontone Antonio Siri detto Amsicora così come previsto dall’art. 99 del Regolamento del Palio, con una ammonizione per aver cercato in più occasioni,  durante la mossa del Palio, di inserirsi tra i fantini della Contrada della Tartuca e della Contrada del Nicchio cercando di infrangere l’art. 87 che richiama il comma 1 dell’art. 64 dove ciascun fantino è obbligato a mantenere il posto assegnatogli dalla sorte.

Per la Nobil Contrada del Nicchio una censura (art. 97 punto a), per avere i propri contradaioli ostacolato, in parte, il regolare deflusso dalla Piazza dopo la corsa del Palio, e provocando un leggero alterco con i contradaioli della Nobile Contrada del Bruco.

Una censura alla Contrada di Valdimontone (art. 97 punto a), per avere il proprio fantino cercato una posizione diversa da quella toccatagli in sorte.

L’applicazione dell’art. 101 comma 2 si rende necessaria al fine di stabilire un principio univoco del Regolamento del Palio e perfettamente scandito dalle parole dell’art. 64 comma 1, là dove stabilisce in maniera perentoria il divieto ai fantini di cambiare il posto assegnato

<<L’applicazione indiretta dell’art. 64 alla Contrada di appartenenza – ha evidenziato l’assessore Tirelli – costituisce una novità sanzionatoria dettata dalle esigenze di rendere le fasi della mossa attinenti alla tradizione e alla storia del Palio. Le indicazioni, che dovranno dalle dirigenze di Contrada essere impartite al rispettivo fantino per il comportamento da tenersi in ossequioso rispetto delle norme regolamentari, verranno di volta in volta analizzate>>.

Non luogo a procedere nei confronti della Contrada della Pantera e della Nobil Contrada dell’Aquila per alcuni episodi, considerati similari, che hanno visto coinvolti i contradaioli di ambedue le Contrade. Nello specifico si fa riferimento a canti avvenuti all’interno di un locale pubblico nel territorio dell’Aquila gestito da contradaioli della Pantera e, per l’altro accadimento,  a parole offensive dirette a familiari del fantino della Pantera che attraversavano il territorio della rivale.

<<Appare evidente (cfr. al riguardo le considerazioni emerse nell’ordinanza n. 82 del 6 agosto 2018) – come ha sottolineato l’assessore Tirelli – che gli accordi che intercorrono tra Contrade rivali debbano trovare rigida osservanza.

Va altresì evidenziato che il ruolo attivo delle due dirigenze in questione è riuscito ad impedire qualsiasi motivo di attrito tra le due Contrade.

Inoltre, non è ritenuto necessario assumere provvedimenti disciplinari nei confronti della Pantera, da ritenersi eventualmente responsabile ai sensi dell’art. 101 co. 2, per canti che avvengono all’interno di un esercizio commerciale, anche perché l’immediato intervento dei dirigenti ha escluso ogni problematica di turbativa dell’ordine pubblico.

Come, del resto, le minacce e/o offese, pur proferite da un dirigente nei confronti dei familiari del fantino, non costituiscono oggetto di motivazioni sanzionatorie.

Se si dovessero, sempre e comunque, sanzionare le offese, dirette e indirette, rivolte a dirigenti di Contrada e/o fantini, specialmente a questi ultimi in occasione delle prove e delle fasi concitate della mossa del Palio, avremo la certezza che lo spirito di profonda passione, lo stesso orgoglio del mondo contradaiolo, verrebbe a subire un’immotivata azione repressiva, e lontana da ogni riferimento della rivalità abituale della Festa.

Si deve altresì osservare che non sono certamente le azioni sanzionatorie, costantemente però ricercate proprio dalle dirigenze di Contrada, a  educare il complesso mondo contradaiolo e paliesco>>.

 

Gli interessati avranno dieci giorni di tempo per presentare alla Giunta comunale le loro memorie difensive.

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