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Indagine del Mes sugli ospedali toscani: ottimi i risultati della Usl 7

Sul totale dei pazienti che hanno subito un ricovero negli ospedali della Usl7, l’84% è soddisfatto. Questo è il risultato emerso dall’indagine sui ricoveri ospedalieri ordinari svolta dal Mes, il laboratorio del Sant’Anna di Pisa, che ha l’incarico da parte della Regione Toscana, di misurare la performance delle aziende sanitarie.
I contenuti, raccolti attraverso un questionario auto compilato dai pazienti, fanno riferimento a momenti salienti e ad aspetti centrali dell’assistenza ospedaliera, dalla fase di accesso a quella di dimissione. Più dell’80% dichiara, dunque, di non aver sentito la necessità di rivolgersi ad altri professionisti o ad altre strutture per avere un secondo parere. Rispetto al 2011 risulta migliorata anche la comunicazione, vale a dire la completezza delle informazioni ricevute al momento del ricovero circa lo svolgimento del percorso di cura, o la chiarezza di quelle riferite allo stato di salute o ai trattamenti cui l’utente veniva sottoposto durante il periodo di degenza.  ”Una media molto alta – afferma Nicolò Pestelli, direttore della Usl7- sull’area della comunicazione c’è stato un miglioramento rispetto al 2011, dal 38% al 58% dei soddisfatti. Purtroppo ancora oggi, dalle analisi si percepisce che per quanto riguarda l’assistenza, la grande maggioranza degli utenti ancora fa fatica a percepire la figura del medico di riferimento”. Dalle analisi si nota anche una diminuzione nel numero dei ricoveri.
”Noi dobbiamo agire per portare al 100% la soddisfazione – conclude il direttore Pestelli – si può ancora migliorare la comunicazione fra medico e paziente, migliorare le strutture a Campostaggia, soprattutto il servizio di reception che deve essere all’entrata. Ma da migliorare è anche il servizio di informazione nel momento delle dimissioni. Passi avanti sono stati percepiti sul servizio mensa: sono infatti diminuite le lamentele sul cibo. Per quanto riguarda il tempo di attesa, migliorato il tempo delle Tac, ma rimangono criticità ancora per le risonanze, le teloscopie e gli ecodopper. Mentre per le ricette elettroniche, c’è tanto lavoro da fare, molti cittadini, 50.000 in tutto, non risultano nei nostri archivi. Molti sono le lamentele sulla troppa burocrazia, ma appena tutti saranno registrati il lavoro diminuirà per tutti”. Il direttore uscente, ha voluto fare anche un bilancio su quello che è stato fatto in questi due anni: ”Abbiamo provveduto a riorganizzare l’Ospedale di Abbadia, e della Valdichiana. Apriremo l’area critica anche a Campostaggia e provvederemo a migliorare il pronto soccorso di Nottola. In questa direzione ho messo il massimo del mio impegno e molto è stato fatto. Lascio a chi verrà, al posto mio ad ottobre, un’azienda con dei risultati soddisfacenti”.

Simona Sassetti