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Inchiesta migranti, Bindi: “Più vigilanza”. Gradone: “Controlli nei centri accoglienza”

“Ci vorrebbe più vigilanza sulle strutture che ospitano i migranti. Dovrebbero farlo anche i Comuni che ricevono un contributo per gli ospiti stranieri presenti nel territorio e che potrebbero investirlo per progetti di integrazione”. A parlare ad Antenna Radio Esse è Angela Bindi, volontaria dell’associazione Serpe Regolo che opera a Sovicille, proprio in uno dei comuni, insieme a Monticiano, dove si trovavano le strutture alberghiere di proprietà dell’imprenditore arrestato dalla guardia di finanza. Secondo l’accusa l’uomo con la complicità di altre 3 persone, tra cui un sacerdote, dal 2015 al 2017 aveva vinto le gare d’appalto indette della Prefettura di Siena per l’accoglienza dei migranti, ma i soldi ricevuti non sarebbero stati spesi per lo scopo prefissato. “Lo Stato elargisce 35 euro a migrante – ha spiegato Angela Bindi -, 2,50 euro vanno al ragazzo mentre il resto va al gestore che  si deve occupare di garantire alloggio, cibo, ma anche cura della persona, corsi di lingua eccetera. Noi come associazione ci eravamo accorti che c’erano delle mancanze, per questo diciamo che si dovrebbe vigilare perchè si tratta di soldi pubblici”. Nel 2018 la Prefettura non ha rinnovato l’appalto all’imprenditore ora agli arresti domiciliari. “C’è una commissione che valuta le domande per l’affidamento del servizio – ha spiegato il prefetto Gradone -, in questo caso si sono rilevate delle anomalie.  Dallo scorso anno, abbiamo promosso un’attività di controllo che svolgiamo in collaborazione con vigili del fuoco e altri enti, all’interno dei centri per valutare se sono garantiti gli standard di qualità. Stimoliamo anche gestori e Comuni perchè si attivino progetti di integrazione lavorativa, perchè un’occupazione rende indipendenti e quindi in grado di organizzarsi autonomamente la vita”. (Foto tratta da Sienanews”)

 

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