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Inaugurazione della Torre di Montalceto

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Sabato 11 maggio 2019 alle ore 10.00 sarà inaugurata la Torre di Montalceto, ubicata nei pressi di Asciano. L’iniziativa, a cura della Delegazione Fai di Siena, in collaborazione con il Comune di Asciano, nasce nel 2018, in occasione delle Giornate Fai di Primavera; a causa, però, delle avverse condizioni meteo di quei giorni, non è stato possibile terminare i lavori della strada e quindi procedere con la presentazione dell’edificio. Presentazione che avrà luogo esattamente sabato 11 maggio.

Il restauro della Torre è una testimonianza dell’impegno e della sensibilità dell’architetto Simonpietro Salini per il territorio dove ha scelto di trascorrere gran parte della sua vita. I lavori e il progetto sono stati affidati allo “Studio di architettura Buracchi Progetti Associati di Sinalunga”.

Il Comune di Asciano vuole inoltre ringraziare la famiglia Pini che ha destinato un bene tanto importante alla Fondazione Torre di Montalceto, che ha seguito ogni fase del restauro, e la Soprintendente per l’attenzione e la vicinanza che ha dimostrato in questo percorso.

La Torre sarà accessibile al pubblico sabato 11 maggio, dietro prenotazione presso l’ufficio turistico di Asciano (tel. 348/0847875).
Ore 11,30 – Partenza 1° gruppo escursionisti dall’Aia Vecchia, con guida
ambientale (percorso lungo in totale 4,5 km andata e ritorno)
Ore 14 – Partenza 2° gruppo escursionisti dall’Aia Vecchia, con guida
ambientale (percorso lungo in totale 4,5 km andata e ritorno)
Ore 17 – Chiusura Torre

Per motivi di sicurezza la torre sarà visitabile a piccoli gruppi.

Torre Di Montalceto – cenni storici

Dell’antico castello nella Valle dell’Ombrone, ormai distrutto, resta in piedi la torre sulla cima di un monte omonimo in mezzo ad un bosco di lecci: Montalceto, o Monte Alceto. Nel XII sec. la signoria di Montalceto apparteneva al ramo dei Cacciaconti della Scialenga, che poi prese il titolo da un Conte Barotu, signore di Castel Baroti vicino ad Armaiolo. I Cacciaconti persero la signoria di Montalceto a favore della Repubblica di Siena che, nel 1208, vi insediò un fiduciario. A causa di insubordinazioni, nel 1274 la Repubblica decretò la demolizione delle case e di ogni sorta di fortilizio che fosse stato in Montalceto. Pertanto si presume che la torre esistente tuttora sulla sommità del monte, sia stata ricostruita verso la metà del secolo XV.
Nel 1521 fu donato dalla Repubblica al nobile Niccolò Borghesi, i cui discendenti ne fecero buon uso per molti anni. Estinta detta casata, Montalceto ritornò alla Comunità di Asciano, in seguito divenne proprietà delle monache di S. Chiara di Siena e da queste, con la soppressione (1808), Montalceto passò al Demanio che lo vendette nuovamente a privati. In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà presentato il restauro della torre.
La torre costruita verso la metà del XV secolo è di forma quadrangolare con basamento a scarpa abbastanza accentuato. Sul lato destro, rispetto all’ingresso, si notano i resti di un probabile cortile o rimessaggio per cavalli. Tutt’intorno è facile individuare file di sassi e resti di laterizi che fanno comprendere come qui doveva sorgere un villaggio di ampie dimensioni, che ricopriva tutto l’altipiano. Sulla porta architravata, si può notare l’impronta di un arco ogivale da cui si sono distaccati i conci. L’interno a piano terra ha una volta a botte, lavorata con delle pietre poste di taglio come fatti di laterizi. Un’apertura sulla parete di fondo fa pensare ad una possibile finestra. Nel lato nord, poste una sopra e una sotto rispetto alla finestra centrale, si notano due feritoie con fori rotondi simili alle feritoie di difesa per archibugio. Nell’insieme, la torre è possente e ben strutturata.

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