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Il sindaco Valentini di ritorno dalla Cina: “Loro sono il futuro”

“Loro sono il futuro e noi il passato” Il sindaco Bruno Valentini è rimasto affascinato dalla Cina anche se ammette è una realtà ricca di contraddizioni dal punto di vista sociale. Di ritorno dalla visita a Pechino e Nantong per incontri e scambi commerciali, il primo cittadino ha raccontato ad Antenna Radio Esse del viaggio. “Hanno grandi possibilità economiche, è una nazione in forte espansione, c’è libertà di fare business, di contro non hanno grande libertà di opinione, non si vota, non hanno Facebook. Però c’è un’oligarchia al potere che garantisce comunque grandi possibilità di iniziativa economica.
I cinesi sono attratti dall’Italia, dalla nostra cultura e dallo sport. Noi abbiamo proposto il brand Siena, città con opportunità nel campo della cultura, dell’educazione musicale e nella pratica sportiva, per attrarre sia futuri turisti che studenti, importanti per la nostra economia. Un giovane che viene a studiare da noi, ha una capacità di spesa paragonabile a quella di un dipendente medio, quindi può favorire sia l’università per stranieri che l’indotto. Sono rimasti attratti dalla nostra storia, ho parlato della secolarità del Palio, del Monte dei Paschi, del nostro modo di vivere. La delegazione senese ha incontrato la municipalità di Nantong, una città di 8 milioni di residenti, siamo stati all’università, nelle scuole superiori e anche nelle scuole elementari per proporre scambi di studenti. Abbiamo firmato accordi e a novembre ospiteremo a Siena una delegazione di Nantong per consolidare i rapporti. Ci auguriamo un proficuo rapporto e che arrivino sempre più studenti da noi che dovremo ospitare nel migliore dei modi soprattutto migliorando le strutture ricettive realizzando anche foresterie dove far vivere questi ragazzi”.
Il sindaco nel viaggio di ritorno ha appreso anche del volo in borsa del Monte dei Paschi dopo il cda del piano Morelli. “La borsa non ci deve abbattere quando scende il titolo nè esaltare quando salgono le quotazioni, non è questo quello che conta. Il piano presentato ieri dà la possibilità di risolvere due problemi: sistemare le sofferenze e pensare poi all’aumento di capitale. Durante il viaggio in Cina abbiamo anche parlato di Mps, il console a Shangai mi ha raccontato di essersi impegnato per trovare capitali cinesi da investire nella banca senese e di aver avuto risposte positive, però prima di investire si attende il risultato del referendum per capire se l’Italia avrà stabilità. Se verranno realizzati i propositi del piano nel 2017 avremo una banca fuori dalla crisi, purtroppo costata cara ai dipendenti ed al territorio, una banca con proprietari diversi quasi tutti stranieri, che non avranno interesse a spostare la direzione generale e ed è quello che noi vogliamo”.

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