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Il senese Andrea Coratti premiato con Il “Bisturi d’oro”

Si è tenuto a Firenze, presieduto da Marco Scatizzi direttore della Chirurgia Oncologica di Prato e Responsabile per la regione Toscana di ACOI, il Convegno Regionale annuale dell’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani che raccoglie circa 400 iscritti fra i chirurghi toscani.

Il Convegno riguardava l’implementazione delle tecniche laparoscopiche, mini invasive, più vantaggiose per i pazienti, negli interventi chirurgici addominali d’urgenza. I lavori hanno visto la presenza dei chirurghi di tutta la Toscana, con numerosi relatori fra le nuove generazioni, che stanno dando un contributo notevole al SSR.

Durante quest’importante convegno è stato assegnato da Flaminio Benvenuti, già Direttore della Chirurgia dell’Ospedale di Poggibonsi, il Premio “Bisturi d’oro” ad Andrea Coratti, Direttore della Chirurgia Oncologica Robotica del policlinico fiorentino di Careggi. il Premio “Bisturi d’Oro” ha ottenuto anche il patrocinio della Regione Toscana.

Andrea Coratti è nato e si è laureato a Siena. Considerato uno dei più giovani e preparati primari italiani è stato, dal 2007 al 2014, il direttore della struttura complessa UO Chirurgia Generale dell’Ospedale Misericordia di Grosseto. Da due anni dirige la struttura complessa SOD Chirurgia Generale Oncologica a Indirizzo Robotico dell’azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi a Firenze.

“Il bisturi ricevuto al momento della nomina,molti anni prima, a Primario di Benvenuti, dal suo maestro il professor Paolo Del Bello, – ha detto Scatizzi – è stato assegnato nell’ambito di una volontà dell’Associazione di stimolare i chirurghi ad avere ancora un orgoglio professionale ed una integrità morale che sono irrinunciabili. Purtroppo oggi questi valori sono messi in crisi da molti elementi sociali ed organizzativi che hanno svilito questa nobile arte. Nell’intento quindi di riconoscere a chi ha avuto questo profilo il riconoscimento del suo valore, ad esempio e stimolo dei più giovani, il Premio sarà assegnato annualmente per tenere vivo l’orgoglio e la tenacia professionale”.

In un momento così delicato per la professione chirurgica e più in generale per la sanità italiana, l’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) ha deciso di indire un nuovo premio dedicato ai professionisti toscani per valorizzare il lavoro dei chirurghi che quotidianamente si distinguono per meriti nella ricerca, nell’organizzazione, nella pratica operatoria.

La condizione di lavoro dei chirurghi italiani è purtroppo drammaticamente mutata negli ultimi anni, insieme ad una perdita di riconoscimento e ruolo sociale, si è aggiunta una crescente conflittualità dei pazienti, dovuta ad episodi tristi e spiacevoli, ove raramente si concretizza una responsabilità vera, spesso derivati da un contesto organizzativo ospedaliero che evidenzia inefficienze e malfunzionamenti. Spesso è più facile sminuire l’opera del chirurgo che indagare sull’effettiva efficienza ed efficacia dell’intera struttura ospedaliera.

Il bisturi sarà via via, con il passare degli anni consegnato da un vincitore all’altro, in un ideale fil rouge che vuol tenere alto l’orgoglio della categoria e riaffermare il valore morale dell’impegno quotidiano nell’intento di curare i pazienti.

Acoi è l’associazione che raggruppa la maggior parte dei chirurghi che ogni giorno lavorano presso gli ospedali italiani, gli associati in Toscana sono oltre 400.

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