“Una giornata dedicata alla storia universale e personale di molte vite, al ricordo dello sterminio del popolo ebraico, delle leggi razziali, della persecuzione dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subito la deportazione, della prigionia e della morte e che come istituzione abbiamo il dovere di raccontare”. Queste le parole utilizzate dal Sindaco di Siena Nicoletta Fabio nell’intervento fatto durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, dedicato al “Giorno della Memoria”, che sarò celebrato domani, sabato 27 gennaio.
“Il Giorno della Memoria ricorda il giorno in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz – ha proseguito il Sindaco Fabio – La comunità ebraica senese era una delle più antiche e integrate dell’intero territorio nazionale. Ne viene fatta menzione all’interno di un documento della Biccherna a partire dal 1229. La comunità israelitica senese ebbe il secondo pogrom della sua storia, il primo avvenne nel 1800 durante l’occupazione francese, con il rastrellamento della notte tra il 5 e il 6 novembre 1943, quando 15 ebrei vennero arrestati e deportati nei campi di concentramento. Molti riuscirono a nascondersi per tempo, tra questi alcuni sono riusciti a ricostruire la storia di quei giorni nefasti che cambiarono per sempre il volto della storia. Vite interrotte, spezzate, collegate spesso a testimonianze dirette”.
“Credo sia compito delle istituzioni, ma non solo, ricordare che la libertà e l’uguaglianza degli esseri umani, insieme alla dignità di ciascuno ed alla promozione della pace, devono rappresentare valori di riferimento irrinunciabili per la nostra società – ha concluso il Sindaco Fabio – La memoria della Shoah, non è un fatto che riguarda solo gli ebrei, che pure ne hanno pagato il prezzo più alto, ma è un fatto universale che riguarda tutta l’umanità. Col passare degli anni e con l’esaurirsi di testimonianze dirette, la Giornata della Memoria assume un ruolo ancor più importante. Fondamentale il ruolo degli educatori e delle scuole, così come della famiglia, affinché il non dimenticare ci consenta di lavorare sempre di più in un’ottica inclusiva e di accoglienza. Il ricordo deve resistere al tempo per garantire a tutti un futuro migliore e per farci vivere liberi”.
Il Sindaco Nicoletta Fabio ha letto, a conclusione del suo intervento, la poesia “Non gridate più” di Giuseppe Ungaretti.