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Dall’energia all’export, fino al turismo. Le ripercussioni a Siena della guerra in Ucraina

Il terribile conflitto in Ucraina rischia di avere ripercussioni anche sul nostro territorio. Ieri gli imprenditori di Confindustria Toscana Sud hanno sollevato il problema del rincaro del gas, dell’energia e delle materie prime, con le imprese già affossate dai costi insostenibili. Secondo il presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo Massimo Guasconi, come riporta il Corriere di Siena, la crisi potrebbe danneggiare tre settori in particolare: l’agroalimentare, il vino e la metalmeccanica. Si parla di 12 milioni di euro esportazioni in Russia nel 2020, 5 milioni e mezzo in Ucraina.

Le sanzioni economiche verso la Russia, fa notare La Nazione, potrebbero avere ripercussioni sugli investimenti in terra senese di Igor Bidilo e la sua holding Sielna, proprietaria del marchio Nannini, già colpiti dall’inchiesta Hidden Partner. Senza dimenticare ovviamente gli effetti sul turismo, in particolar modo quello termale.

Intanto il cardinale Lojudice ha accolto l’invito del Papa di dedicare una giornata di preghiera e di digiuno il 2 marzo, mercoledì delle ceneri, mentre Più Europa ha promosso una manifestazione per il popolo ucraino domenica 27 marzo (ore 10-12) in piazza Duomo, a Siena.

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