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Coldiretti Siena fa proposte concrete per la “legge obiettivo Ungulati”

Coldiretti Siena ha offerto proposte concrete alla regione Toscana per poter migliorare la legge obiettivo sul contenimento degli ungulati, che andrà a breve in discussione in consiglio regionale. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto stamani in sala attico della Camera di Commercio alla presenza di centinaia di agricoltori e del presidente regionale di Coldiretti Tulio Marcelli che hanno ascoltato gli interventi dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, del sindaco di Siena Bruno Valentini, del presidente della provincia di Siena Fabrizio Nepi.

“Questa legge inquadra il problema in modo serio – ha detto il presidente regionale di Coldiretti Tulio Marcelli – noi come agricoltori vogliamo che si possano fare selezione e prelievi tutto l’anno anche nelle aree non vocate e in quelle protette che sono i veri serbatoi per gli ungulati. Inoltre è importante che gli stessi gestori dei fondi agricoli, se anche cacciatori, possano fare abbattimenti di selezione direttamente nei loro terreni. La cosa importante è che se i provvedimenti che verranno presi dalle nuove Atc non saranno efficaci, la Regione possa decidere dove e come intervenire d’urgenza”.

Tra le proposte di Coldiretti, anche quella di aumentare in modo significativo le aree bianche cioè non vocate (zone in cui si presuppone l’assenza ndr) perché le aree rurali della provincia di Siena sono in molti casi intorno alle zone boschive, e proprio queste zone vanno ripulite dalla presenza massiccia degli ungulati.

“Il mondo agricolo sta facendo proposte serie e concrete alla regione Toscana perché nell’ambito dell’iter di approvazione della nuova legge obiettivo ci siano le migliorie che l’agricoltura chiede- ha sintetizzato al termine della mattinata il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli – perché la gestione degli ungulati non è più soltanto un problema agricolo, ma anche sociale: incidenti stradali e terreni che piano piano vengono lasciati incolti perché gli agricoltori non possono più far fronte ai disastri provocati dagli ungulati che distruggono indisturbati le colture e le vigne, infine il paesaggio deturpato da recinzioni sullo stile dei lager”.

Al termine del convegno, sono stati molti gli interventi degli agricoltori presenti in sala, che hanno ribadito la necessità urgente di una soluzione che può arrivare sole se la nuova legge obiettivo ascolterà le esigenze del mondo rurale.

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