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Chiusi, al via il Festival Orizzonti

“E’ ormai un festival di livello nazionale. Nasce in un piccolo borgo della Toscana ma trova una valenza di assoluto livello regionale e adesso anche nazionale, considerato il finanziamento di oltre 80 mila euro del Ministero. E’ un festival che coinvolge l’Istituzione regionale e quella comunale e porta la Toscana a un livello alto sul piano artistico, musicale, della prosa, della lirica e della danza”.
Così si è espresso il consigliere regionale Stefano Scaramelli, eletto nel Senese, presentando oggi, l’edizione 2016 del festival Orizzonti, in programma a Chiusi, da venerdì 29 luglio a domenica 7 agosto.

“Per dieci giorni la città di Chiusi diventa il centro della dimensione artistica. Anche la Regione sostiene e finanzia questa manifestazione che oggi può essere considerata una delle principali in Italia nel suo genere”, ha continuato il consigliere. “Questo festival dimostra che, quando si investe in cultura, si può anche invertire la tendenza negativa sugli investimenti. Quando si mettono insieme le risorse pubbliche, comunali e regionali e statali, arrivano anche quelle dei privati. Sono oltre trenta le aziende che cofinanziano Orizzonti”.

La presentazione si è svolta a Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio toscano. Scaramelli ha voluto anche ricordare che quando era sindaco di Chiusi, contribuì a dar vita alla fondazione Orizzonti d’Arte che oggi sta dietro alla rassegna multidisciplinare.
Il festival Orizzonti giunge alla quattordicesima edizione, ma solo negli ultimi anni si è imposto come una dei più interessanti ed innovativi. Esso, riconosciuto dal Ministero dei Beni artistici e culturali, è oggi interamente dedicato alle arti performative, dal teatro alla lirica, dalla danza alla musica, dalla creazione ai laboratori.

Silvia Pompili, presidente della fondazione Orizzonti, ha sottolineato la “multidisciplinarietà” e la “offerta innovativa” del festival, oltre al fatto che “quest’anno è dedicato alla follia, alla follia che può esprimere tante cose, intesa come forza che guida le azioni, le speranze e le relazioni”. La Pompili ha inoltre evidenziato la “rilevanza nazionale” della rassegna e l’aspetto che “ormai è considerato uno dei festival multidisciplinari più interessanti della scena contemporanea”.

Il direttore artistico del festival, Andrea Cigni, colui che negli ultimi tre anni ha fatto fare “il salto di qualità” alla rassegna, ha invece affermato: “Volevamo analizzare la follia come momento generatore di arte e cultura. Ho invitato molti artisti italiani e non solo, ai quali ho chiesto di interpretare il tema della follia. L’edizione di quest’anno sarà chiusa da Arturo Brachetti, ma ci sarà anche una mostra dedicata alla scrittrice Alda Merini, emblema della follia”.

Ha concluso la conferenza stampa il sindaco di Chiusi, Juri Bertollini, che ha sottolineato che “per noi è una grande soddisfazione essere riconosciuti tra i ventuno festival più importanti d’Italia” e per questo “aver ottenuto il riconoscimento del Ministero”. E ancora: “Proviamo a fare un festival multidisciplinare di qualità. Mi preme ricordare che, essendo il nostro un territorio etrusco, abbiamo organizzato molti spettacoli proprio dentro i luoghi etruschi, dentro i cunicoli, le catacombe, all’insegna della nostra storia e della nostra tradizione etrusca, cristiana e romana”.

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