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Beni distratti per 90 mila euro, due imprenditori accusati di bancarotta

Sono accusati di bancarotta per distrazione e di autoriciclaggio due imprenditori trovati in possesso di mobili e macchinari per bar e ristoranti, per un valore di 90 mila euro, sottratti al fallimento di una società avvenuto nel 2016. Uno dei due indagati è appunto l’amministratore dell’azienda fallita. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle di Siena, era stata simulata una cessione di ramo di azienda, trasferendo  a una nuova società appositamente costituita, tutti i beni e l’avviamento dell’impresa fallita. In questo modo si poteva proseguire l’attività eludendo la massa dei creditori. I mobili, tra cui banconi e sedie, e i macchinari, risultavano in carico alla ditta fallita ma non erano stati rinvenuti nell’inventario. I beni sono stati ora sequestrati e ovviamente inseriti nell’attivo fallimentare.

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