Calcio

Beffa Robur, resta in serie C

È tutto vero, la Robur resta in serie C. Ieri sera la Lega B è riuscita a compilare il calendario a 19 squadre, con quasi un’ora e mezzo di ritardo dovuto al tentennamento del commissario Fabbricini, che alla fine ha dato il via libera modificando, in cinque minuti e in barba ad ogni regola, gli articoli 49 e 50 delle norme federali, che imponevano una Lega a 22 squadre, e ad un possibile cambio, sì, ma non nella stagione immediata. Un vero e proprio golpe, con reazioni durissime da parte di Damiano Tommasi dell’Assocalciatori e Gabriele Gravina, che ha parlato di “sfascio del calcio italiano”, ha richiesto l’intervento di Palazzo Chigi e sarebbe pronto a bloccare il campionato di serie C. Sul piede di guerra, ovviamente, anche le società che aspiravano al ripescaggio. Ternana e Pro Vercelli sono già ricorse al Coni, il Catania ha formato un pool dove ci sono anche legali penalisti mentre la Robur ha pubblicato ieri sera un comunicato, dove spiega che si tutelerà in tutte le sedi opportune e parlerà solo questo venerdì, dopo il Palio, in una conferenza stampa con orario e luogo ancora da definire. Il Siena ha tutte le ragioni del mondo per protestare, dopo i soldi e l’energia spesi in questi due mesi, e a dieci giorni alla fine del mercato. Il problema però è la tempistica. A meno di uno sciopero di C, D e calciatori, i tribunali dovrebbero intervenire a campionato di B già iniziato. E a quel punto, si potrà chiedere solo un risarcimento.

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