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Banca Monte dei Paschi entra nel mercato del PIR

Banca Monte dei Paschi di Siena entra nel mercato dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) per consentire ai propri clienti di investire nella crescita dell’economia del Paese e al contempo beneficiare dei vantaggi fiscali previsti dalla normativa sui PIR.

I Piani Individuali di Risparmio a lungo termine (PIR) sono stati introdotti dalla legge n. 232 dell’11/12/2016 e rappresentano una nuova forma di investimento fiscalmente incentivato. Sono contenitori fiscali che possono assumere la forma di fondi comuni, polizze vita, gestioni patrimoniali e deposito titoli, finalizzati a canalizzare flussi finanziari verso le piccole e medie imprese italiane.

BMPS offre la possibilità di aderire al PIR attraverso l’accensione di un rapporto di custodia e amministrazione titoli, dedicato esclusivamente agli investimenti del Piano.

Il primo strumento finanziario PIR scelto da Banca Mps è Anima Crescita Italia, un fondo bilanciato, istituito e gestito da ANIMA Sgr, che investe mediamente il 30% in azioni, 5% in liquidità e per il resto in emissioni obbligazionarie. Il fondo ha una gestione attiva che si realizza con una rigorosa analisi del contesto economico – finanziario e l’identificazione delle scelte tattiche da applicare al portafoglio. L’offerta sarà ulteriormente potenziata con soluzioni studiate anche da altri nostri partner.

Si sottolinea infine che questa nuova soluzione d’investimento permette ai risparmiatori di beneficiare dell’esenzione fiscale per investimenti fino a 30 mila euro l’anno, con un massimo di 150 mila euro, se si mantiene l’investimento per almeno 5 anni.

“Siamo convinti che i PIR siano un’ottima soluzione poiché incentivano il risparmio delle famiglie italiane focalizzando gli investimenti nel tessuto economico produttivo del Paese, stimolando la creazione di fonti alternative di funding per le imprese italiane a supporto della crescita – dichiara Lodovico Mazzolin, Responsabile Direzione Retail Gruppo Montepaschi -. Abbiamo scelto il fondo Anima come prima soluzione da proporre alla nostra clientela confermando la rilevanza strategica della partnership con il primario Asset Manager Italiano”.
Oggi presentiamo il bilancio consuntivo, ovvero la certificazione dell’attività 2016. Cala ancora l’indebitamento mentre raddoppiano gli investimenti (7,2 ml) rispetto al 2015 Aumentate le entrate per oneri di urbanizzazione (raddoppiate rispetto al 2014) e per la tassa di soggiorno (+10%). Servizi sociali, culturali e scolastici mantenuti o potenziati, senza aggravio di tasse. Ma il risultato forse più inatteso (soprattutto per il travaglio del bilancio negli anni passati) è di aver raggiunto ben due anni prima rispetto agli obblighi di legge la copertura al 100% dei crediti di dubbia esigibilita ‘. In pratica il fondo viene elevato a 21 milioni tutelando al massimo il Comune dal rischio di mancata riscossione delle proprie entrate (IMU, multe, rifiuti, tariffe scolastiche e così via). È un fondo di riserva prudenziale, che consentirà ad ogni recupero futuro di incassi di traformarsi in entrate aggiuntive.

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