Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri, e una quinta è ancora ricercata, perchè accusate di aver messo a segno tra ottobre e dicembre scorsi almeno 21 furti con la tecnica della spaccata in negozi e centri commerciali di Firenze, Siena, Pistoia, Lucca e Grosseto. La procura di Firenze contesta loro l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione. Gli arrestati sono tutti di nazionalità rumena ed hanno un’età compresa tra i 19 e i 32 anni. Uno di loro era già in carcere.
I colpi contestati sono stati messi a segno ai danni di bar, distributori di carburante, edicole e tabaccherie, nella maggior parte dei casi nel Fiorentino. Secondo quanto accertato dai carabinieri, i malviventi si spostavano su auto rubate appositamente per i colpi, e infrangevano le vetrine dei negozi usando tombini o, in alcuni casi, le stesse vetture. L’attenzione della banda era rivolta principalmente a valori bollati, biglietti ‘gratta e vinci’ e sigarette, oltre al denaro in cassa. Le indagini, condotte anche con intercettazioni, hanno permesso di delineare con precisione il ruolo di ciascuno dei componenti, e di individuare le basi logistiche – un bar e un appartamento a Firenze – usate per pianificare i sopralluoghi e i furti. Nel corso della loro attività i carabinieri hanno recuperato 18 veicoli che erano stati rubati dalla banda.
L’indagine dei militari ha permesso di ricostruire il modus operandi della banda: in pratica consisteva nell’utilizzo di una macchina “pulita”, con targa straniera, che veniva usata per effettuare i sopralluoghi nel territorio e individuare gli obiettivi da colpire e, successivamente, la notte del colpo, come staffetta e vedetta durante i furti. Le auto rubate servivano in alcuni casi, oltre che per gli spostamenti e la fuga, anche come “ariete” per abbattere le porte e le inferriate dei locali quando queste resistevano ai colpi inferti con tombini di ghisa o cemento reperiti per strada.
Inoltre, in alcuni degli episodi accertati, in cui i negozi erano difesi da inferriate, i malviventi hanno strappato le grate legandole con delle funi a furgoni, ovviamente rubati. Come rilevato da alcuni video estratti dalle videocamere di sorveglianza, la batteria operativa, formata generalmente da 4 persone più un “palo”, dopo aver infranto le vetrate entrava nel negozio e con movimenti studiati e sincronizzati rubava quanto di suo interesse. Ogni componente della banda aveva un compito assegnato. Infatti, una volta entrati nel negozio, due dei malviventi rovesciavano in un lenzuolo gli espositori dei pacchetti di sigarette, un terzo membro si occupava di rubare la cassa mentre il quarto complice prendeva i gratta e vinci. Il tutto in poche decine di secondi.