Commemorazione oggi al Tribunale di Siena, nel venticinquesimo anniversario, della strage di Capaci, l’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie, giudice Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
La Sottosezione ANM del Tribunale di Siena si unisce con la testimonianza e l’impegno al ricordo “di chi è morto per noi”, per la Giustizia e la Libertà, “un uomo che ha saputo sacrificare la sua vita per il bene comune, pur non essendo un fervente cattolico ma un laico che credeva nell’amore per il prossimo” (Maria Falcone).
“Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo gioiosamente, continuando la loro opera. Facendo il nostro dovere; rispettando le leggi, anche quelle che ci impongono sacrifici; rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne (anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro); collaborando con la giustizia; testimoniando i valori in cui crediamo, in cui dobbiamo credere, anche dentro le aule di giustizia.
Troncando immediatamente ogni legame di interesse, anche quelli che ci sembrano innocui, con qualsiasi persona portatrice di interessi mafiosi, grossi o piccoli; accettando in pieno questa gravosa e bellissima eredità di spirito; dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone è vivo” (Paolo Borsellino Parole pronunciate alla Veglia per Giovanni Falcone, nella chiesa di Sant’Ernesto, a Palermo il 23 giugno 1992).