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Un’alleanza tra Pubblico e Terzo settore per risolvere il problema casa

“L’allarme del Sunia sugli sfratti ci deve spingere a promuovere politiche a tutela del proprietario e dell’affittuario”. Così Anna Ferretti, candidata a sindaco alle primarie del Centrosinistra interviene sull’argomento sollevato durante il convegno ‘Edilizia pubblica: la casa per l’emancipazione sociale’ organizzato a Firenze dai due sindacati Cgil e Sunia toscana.

“Quando si arriva allo sfratto è un danno per tutti – dice -, l’aumento del 40 per cento registrato nell’ultimo anno evidenzia un problema che è stato sottovalutato. Condivido l’allarme dei due sindacati e da tempo cerco di portarlo all’attenzione di tutti: non solo degli Enti preposti, ma anche del mondo del Terzo settore”.

La casa è un bene primario ed in Italia il 71 per cento delle famiglie vive in un appartamento di proprietà, il restante risiede in alloggi in locazione e per l’effetto della crisi, sicuramente aggravatasi con il Covid, in molti negli ultimi due anni non hanno rispettato le scadenze mensili. “Questa situazione – prosegue Ferretti – va a ricadere sia sul proprietario che spesso affitta la seconda casa per integrare le entrate familiari, che sull’inquilino che non potendo pagare rischia di rimanere senza un alloggio. Si crea pertanto un corto circuito che mette in crisi due famiglie. Occorre allora pensare a soluzioni che promuovano attività concrete per non arrivare allo sfratto, misure urgenti visto che per il 2023 non arriveranno dal governo i 25 milioni di euro che in passato erano stanziati per i contributi per gli affitti e le morosità incolpevoli”.

Il patrimonio immobiliare pubblico può risolvere in parte il problema ma non garantire la casa per tutti coloro che sono in difficoltà.

“La soluzione va cercata fuori dall’ERP, che non può risolvere tutto – spiega Ferretti -. Ci sono esperienze positive in Italia di alleanze tra Terzo settore, Comuni, Enti vari, che uniti, con una progettualità intensa del servizio sociale, intercettano i problemi prima che arrivino agli atti giudiziari, sostengono le famiglie più fragili e consentono

a inquilino e proprietario di affrontare questo periodo di difficoltà. Perché non provare in una città come la nostra, ricca di risorse umane e competenze, a costruire reti di questo tipo, investendo tutti qualcosa?”.

“Altro versante – conclude la candidata alle primarie del Centrosinistra -: come far sapere ai proprietari i vantaggi che vengono dall’affittare a canone concordato? Molto spesso si sottovaluta questa possibilità, perché si crede problematica e invece è tutelante sia per l’inquilino che per il proprietario. Possibilità che l’amministrazione comunale potrebbe incentivare intervenendo poi sulla tassazione.

La casa è un bene prezioso, compito dell’amministrazione è che i cittadini si sentano sostenuti e accompagnati, tutelando così la comunità”.

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