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Tumore al colon, alla Lilt il test per la prevenzione

E’ la prevenzione l’arma più efficace per combattere i tumori: lo dicono i dati degli ultimi anni che a fronte di un aumento delle malattie tumorali segnano una diminuzione dei decessi e questo è dovuto alle cure che si possono praticare sul paziente se la diagnosi del male è fatta in tempo. Screening sempre più efficaci si fanno nei centri specializzati e nuove metodologie vengono suggerite dagli Stati Uniti. E’ il caso del test sul dna per identificare se il paziente è affetto da tumore al colon, una delle forme tumorali più diffuse, che da qualche tempo viene svolto anche in Italia come alla Lega Tumori di Siena. “Il cancro al colon ha spiegato stamani il professor Franco Nobile presidente della Lilt, intervistato da Cristiana Mastacchi su Are – è la seconda causa di morte per le donne e la terza per gli uomini, diagnosticarla velocemente permette di inziare la cura e la guarigione nella maggior parte dei casi è possibile. Per questo è importante fare accertamenti come questo nuovo sistema americano che si basa sul test del dna fatto su un piccolo campione di feci. E’ un esame efficace e soprattutto non invasivo, quindi preferito alla colonscopia.

Franco Nobile, presidente della Lilt di Siena
Franco Nobile, presidente della Lilt di Siena

Al momento i campioni li inviamo in America perchè non abbiamo la strumentazione per l’esame e in una settimana riceviamo la risposta. Ci stiamo però muovendo per diventare autosufficienti, per ridurre i costi, che al momento si aggirano su qualche centinaio di euro. Siamo in contatto con i colleghi della Genetica medica dell’ospedale delle Scotte per poterlo fare a Siena”.

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